L'Earth Day.
Nato per sensibilizzare le popolazioni e dalla condotta rovinosa del genere umano, dalla consapevolezza che si può sempre fare qualcosa.
E se si può obiettare (anche con cognizione di causa) che la Terra ha da sempre attraversato momenti di grandi rivoluzioni naturali (le glaciazioni, l'estinzione dei dinosauri e mille e ancora mille altre specie), è vero altresì che le nostre auto, la nostra plastica riciclata, i nostri elettrodomestici in standby e il nostro corretto smaltimento dei rifiuti potranno certamente allungare il momento in cui il genere umano si estinguerà a causa dei venti a 50 gradi che si scateneranno sulla superficie terrestre.
E se si può ipotizzare che se ci sono state le glaciazioni può esser vero che ci sarà un momento in cui farà così caldo da non consentire la vita sulla Terra, è vero altresì che gli inceneritori, le immissioni di gas di scarico nell'aria da parte delle industrie e (nel nostro piccolo) le televisioni e i frigoriferi lasciati accanto ai bidoni dell'immondizia non aiuteranno certo a far si che questo non accada.
E se si può obiettare che le tigri bianche del Bengala, i panda e le balene si stiano estinguendo perchè, come i dinosauri, aspetta loro un percorso fisiologico che porta alla formazione e all'estinzione di una nuova specie (pensiamo a tutti i fossili e agli animali che sappiamo essere esistiti nel mesozoico piuttosto che nel pleistocene), è anche vero che uccidendoli per la loro pelliccia figa su borsette e stivali di certo non li aiutiamo.
O magari pensiamo di aiutarli invece così non perderanno lentamente tutti i loro cari ma moriranno tutti di botto?
E se si può obiettare che dividere l'umido dalla plastica o spegnere la tv invece che lasciarla con lucina accesa per tutta la notte sia qualcosa che nulla può contro le massive emissioni di gas tossici nell'aria dell'ILVA di Taranto, è anche vero che io, Maria Grazia, non riesco a tappare i camini dell'ILVA...L'unica cosa in mio potere adesso è dividere l'umido dalla plastica, spegnere la tv e andare a lavoro in bicicletta.
Sono sensibile e sensibilizzata.
E voi?