I diritti del lettore del mio blog

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6. Il diritto di divulgare il contenuto dei miei post
7. Il diritto a farvi gli affari miei
8. Il diritto di essere d'accordo con me
9. Il diritto di non essere d'accordo con me
10. Il diritto di stare zitti

(Tributo a D. Pennac)



lunedì 22 settembre 2008

Equinozio d'autunno

Equinozio d'autunno:

Oggi è una grande giornata siori e siore...
Buttate top e i pantaloncini e tirate fuori maglioncini di filo e giacchetti...

Buon equinozio d'autunno a tutti!

domenica 21 settembre 2008

Il sabato la spesa...


Partendo dal presupposto che ho sempre odiato i centri commerciali e che ho sempre preferito i negozi, caso per caso, e il supermarket a conduzione familiare sotto casa.
Considerando poi tutti gli eventi ad esso collegati e che si riproducono a ritmi inverosimili (vedi le feste messicane o anni '80 nelle gallerie dei centri, le strutture megalomani per bambini, i corsi di disegno organizzati il sabato pomeriggio ecc. ecc.).

Ieri pomeriggio, un normalissimo sabato pomeriggio, anche a me purtroppo è toccata la spesa.
Carrozzati io e il mio patato come se dovessimo scalare l'Everest, eravamo così abbigliati.
Il mio patato: polo, jeans, nike shox e giacchetto nero.
Io: jeans, maglioncino doppio filo, air max.

Mentre prendevo le melanzane per la parmigiana di stasera e come al solito mi passava davanti e sopra mezzo mondo, sono stata assalita da un forte disagio. Mi sono sentita ad un certo punto completamente fuori luogo e guardandomi intorno ho capito il perchè.

Tutte le donne intorno a me con figli al seguito erano così abbigliate: magliette super aderenti, gonna corta o al ginocchio a seconda della grandezza del proprio figlio (figlio grande = minigonna; figlio piccolo = gonna al ginocchio); scarpa lucida con tacco 9, bauletto Louis Vuitton.

Ora mi chiedo: qual'è l'abbigliamento giusto per andare a fare la spesa?

Qual'è il modo ottimale per vestirsi in una giungla commerciale fatta di chilometri di scaffali con la possibilità di scegliere tra undici tipi diversi di tonno?

Quali scarpe sono più adatte per correre a prendere l'ultima zucchina o per difendersi dalla nonna che ti passa davanti alla bilancia della frutta?

Quali sono le condizioni migliori per stare mezz'ora abbondante in fila alla cassa col bambino nel carrello davanti che strilla perchè vuole il kinder sorpresa e la famigliola dietro che si appoggia a te cosi fa prima il conto?

No. Ditemi voi.

sabato 20 settembre 2008

Bollettino dal fronte n.7


Buongiorno a tutti.
Colazione, caffè, solito giretto del sabato mattina sulla maggior parte dei quotidiani on line e un po' di zapping.
Sebbene condivida l'opinione di Gaber secondo la quale: "Gli italiani leggono poco i giornali. Sono confusi e non sanno cosa accade davvero in Italia. Figuriamoci se li leggessero...", mi ritrovo comunque a compiere questa pratica.

Andiamo dunque con ordine:

- Brurnetta parla su La7 di quanto sia giusto operare un profondo rinnovamento. Mentre lo osservo e lo ascolto, colgo, in un'attimo di zoom out della telecamera, i piedi penzoloni dalla poltrona mentre in un secondo momento lo vedo seduto sul bordo con i piedi appoggiati a terra. Poi non ditemi che le persone con gravi complessi di inferiorità non diventino megalomani. Ho pensato ad Hitler che non ammesso all'Accademia delle Belle Arti di Vienna scalzato da numerosi ebrei ha fatto poi quello che ha fatto...Ok, non paragonerò Brunetta ad Hitler ma forse un mezzo olocausto di "fannulloni" lo sta facendo pure lui;

- ANSA del fallimento della dodicesima banca statunitense, converrete con me su quanto sia vicina la realizzazione del progetto della fattoria autosufficiente in mezzo ai monti della Basilicata;

- il solito disastro Alitalia (ma meglio sarebbe dire "Ahl'italia", da blob) a dimostrazione di quanto con la cordata chi ben conosciamo ci si è impiccato;

- intercettazioni si, intercattazioni no: autorizziamole ma non usiamole come prove, come dire ad un bambino: "Ti compro un giocattolo ma poi devi tenerlo tutto il tempo nell'armadio perchè non puoi giocarci";

- Al Qaeda e i suoi nuovi video di minaccia con tanto di orologio e fucile (presagi temibili di pubblicità occulta);

- le solite notizie di cronaca, un padre che trucida la famiglia, la vecchietta investita dal pirata della strada, la droga, la camorra e la strage di ragazzi ghanesi a Castelvolturno;

E infine, un piccolo particolare imperdibile: l'appello di Papa Benedetto XVI contro i media che minano la morale e la famiglia (bla bla bla).
Fin qui niente di nuovo.
La cosa che mi ha fatto trasalire però è che ho trovato questa notizia nelle pagine dedicate alla politica.

E sono saltata sulla poltrona.
Mi sarei lussata una caviglia se anch'io non toccassi con i piedi per terra!

martedì 16 settembre 2008

Sottili differenze


Bisogna guardarle le differenze.
Anche se sono sottili.
Ma anche (attacco di veltronite) se sono macroscopiche.

Perchè le differenze ci sono.

E' diverso lavorare in un ente pubblico per 6 ore al giorno piuttosto che lavorare per un privato 9/10 ore al giorno.

E' diverso lavorare per un ente pubblico 6 ore al giorno ma fare un'ora di treno la mattina e una al pomeriggio rispetto che lavorare per un'azienda privata 10 ore al giorno ma vivere a 15 minuti di autobus dall'ufficio.

E' diverso lavorare in un posto dove alle dieci e mezza la mattina arriva la colazione dal bar e sei in pausa per una mezzoretta, oppure dopo pranzo è impossibile lavorare allora c'è un'ora di pausa con tanto di giretto in piazza piuttosto che lavorare in un posto dove non hai nemmeno il tempo di fare la pipì con rischio cistite acuta dietro l'angolo.

E' diverso lavorare in un posto senza stress, senza pressioni ma anche (veltronite 2, Crozza docet) senza gratitudine o soddisfazione...Senza infamia nè lode.

E' diverso lavorare in un posto dove per crescere e per fare carriera non devi obbligatoriamente aspettare l'Arcangelo Gabriele che interceda per te ma devi semplicemente continuare a lavorare nonostante la pipì da fare da due ore, tua madre che telefona per chiederti se hai mangiato e se va tutto bene, il tuo ragazzo che ti chiede che cosa mangiamo stasera ( e per fortuna che te lo chiede e va a fare la spesa anche per te!), un cliente che improvvisamente ha deciso di raccontarti la sua vita per telefono e tu che pensi continuamente al progetto del chiosco sulla spiaggia a Capo verde con il tuo amico o alla fattoria con tanti animali nella quale ti trasferirai presto...

Molto presto.

sabato 13 settembre 2008

Per fortuna


Per fortuna ci sono i fine settimana che ci distendono i nervi.

Per fortuna ha ricominciato a piovere e l'aria si è rinfrescata un po'.

Per fortuna esistono le pizzerie dei Fratelli La Bufala che fanno la pizza col bordo alto come piace a me.

Per fortuna esiste il mare anche quando fa freddo e non c'è nessuno.

Per fortuna è arrivato il maestrale e stasera ho messo la giacca e i pantaloni lunghi.

Per fortuna esitono le famiglie e le vecchie zie del nord che ti salutano al telefono esordendo "Ciao bella gioia!" e al telefono si capiva che sorrideva ed era felice.

Per fortuna che al telefono si capisce se ridi o no.

Per fortuna esiste l'amore che va difeso sempre, in ogni caso.

Per fortuna stasera ho frenato in tempo vedendo il semaforo rosso e non me ne sono accorta dal CID che avrei dovuto compilare con il proprietario della Porsche.

Per fortuna oggi mi ha chiamato Dodò per dirmi che sarebbe andato a vedere Kun-fu Panda e per chiedermi se io l'avevo già visto e al telefono non l'avevo proprio riconosciuto, sembrava così grande.

Per fortuna qualcuno ha ancora tanto coraggio da mettere al mondo dei figli, magari gemelli.

Per fortuna esistono le nuvole così quando pensi che tutto sia fermo inizi a guardarle e ti accorgi che non è così.

Per fortuna esiste la fortuna...

Devo farlo...


I miei lettori perdoneranno questa mia piccola mancanza deontologica ma usare il mio blog per segnalarne altri, attraverso un post, non mi è mai interessato.

Per intenderci, non me ne sono mai andata svolazzando con la nav-bar a lasciare commenti di fiore in fiore solo per farmi conoscere.
La maggior parte delle mie visite arrivano da chiavi di ricerca tipo "travasare il basilico" o "flinstones". I misteri dei bot di Google...

Nonostante abbia prestato giuramento a Sholes (Christopher Sholes, inventore del sistema QWERTY), vi consiglio disinteressatamente il blog ctpc2008.wordpress.com.

Visto che in Crif si lavora tantissimo, il mio patato e i suoi ottimi colleghi non fanno altro che passare il tempo ad organizzare qualcosa da fare: cene in posti improbabili, partite, corsi di ogni tipo (doppiaggio, golf, barman, teatro, fotografia, salsa e merengue) ma soprattutto match di tennis.
E così nasce il Circolo Tennisti Per Caso: si sono messi d'impegno, vogliono farlo davvero...Giocare almeno una volta o due a settimana.

Hanno investito in calzoncini, polsini, visiere, racchette e palline e hanno aperto un blog dove postare report per ogni gusto: dalle loro storie personali al pranzo dello sportivo.

E visto che almeno tre dei soci fondatori potrebbero partecipare a "L'Isola dei Formosi", vi assicuro che la descrizione dei loro pranzi è imperdibile.

Io invece ho già inoltrato richiesta al CDA del Circolo per ottenere i pass stampa e documentare attimo per attimo il mitico primo incontro di mercoledì con i soci al completo.

Non perdetevi quindi i primi pettegolezzi che inizieranno a trapelare, la tensione crescerà nei prossimi giorni e l'aria si taglierà a fette...Di culatello di Parma però!

venerdì 12 settembre 2008

Bollettino dal fronte n. Alfa

Che periodaccio ragazzi...
10 ore di lavoro al giorno, discussioni di ogni tipo, ma perchè, ma forse, piuttosto, ma dai, ho paura...

Un 2008 da cancellare fino ad ora.
Da aspettare pazientemente che arrivi il 2009 e non fare nulla.
Solo aspettare.

Perchè tutto può essere interpretato in due diversi modi almeno.
Tutto può avere due aspetti opposti, può sembrare una cosa ma anche il suo esatto contrario.
E non si scappa: perchè tu la interpreterai in un modo, l'altra persona a cui devi far capire quella cosa l'ha interpretata nell'altro modo.
E' tutto una questione di altro.
Meccanismi puramente umani, dinamiche che ci distinguono dagli animali.
Sebbene tutto di noi umani funzioni esattamente come gli animali.

E poi le aspettative e le paure.
Le cose che non vanno e le cose che sembra tu non possa far niente per cambiarle.
Gli sforzi per arrivare da qualunque parte e quelli per tornare indietro dopo essere arrivati.
La fatica per riuscire a contare qualcosa per qualcuno e quella per smettere di contare qualcosa per qualche altro.
Riuscire ad essere felici per le cose belle e tristi per le cose brutte, e non viceversa, riuscire ad essere tristi per le cose belle e felici per le cose brutte.
Trovare un equilibrio in un momento di svolta della propria vita quando bisogna iniziare a raccogliere i frutti di un anno di terreno a maggese, un anno di coltivazione intensa e un anno di attesa che i frutti arrivino.
Smettere di pensare che c'è sempre qualcuno migliore di noi e iniziare a pensare che tutto sommato andiamo bene lo stesso.


Mi capirete quindi se in questo periodo mi leggerete poco.
Sarò io a leggere tantissimo altro.