I diritti del lettore del mio blog

1. Il diritto di leggere i miei post
2. Il diritto di non leggere i miei post
3. Il diritto di rileggere i miei post
4. Il diritto di leggere a voce alta i miei post
5. Il diritto di leggere a voce bassa i miei post
6. Il diritto di divulgare il contenuto dei miei post
7. Il diritto a farvi gli affari miei
8. Il diritto di essere d'accordo con me
9. Il diritto di non essere d'accordo con me
10. Il diritto di stare zitti

(Tributo a D. Pennac)



domenica 27 aprile 2008

Lettere al direttore

Il titolo di questo post è chiaramente ironico.
Come già annunciato in commento al post "Bollettino da fronte n.4" credo che l'argomento lanciato da Mary meriti un'attenzione particolare.
Vi ripropongo cosi il suo commento e...Il mio!

Siete ridicoli...sempre le stesse cose...bastaaaa
certo sarebbe stato meglio un presidente del consiglio senza nemmeno una laurea...già, con il diploma della scuola di cinema...l'ideale x governare un paese. E io che sto a farmi il culo con la laurea e il voto alto di laurea per fare un concorso pubblico del cavolo.


Innanzitutto non posso far altro che ringraziare Mary perchè con questo commento ha aperto un mondo.
E' per questo che qualcuno ha detto che "il mondo è bello perchè è vario": qualcuno che la pensa diversamente da noi ci permette di confrontarci e di esprimere quello che fino a quel momento forse non avevamo ancora detto.
Innanzitutto se "siamo" (sarà rivolto a quel 36% di elettori che hanno votato Veltroni? Bah...) "ridicoli e diciamo sempre le stesse cose" è perchè queste dannate cose non si risolvono e se noi continuiamo a ripeterle è perchè continuano a non risolversi.
Ne parliamo perchè a parte andare a firmare per il referendum proposto da Grillo non possiamo fare.
Poi, Mary, ho sempre creduto che non fosse la laurea il metro giusto per misurare la cultura di una persona. Ci sono cosi tanti laureati che sono delle vere e proprie capre. E poi ci sono tanti panettieri, muratori e piccoli operai la cui cultura fa impallidire...
E, Mary, non sto parlando di libri letti ma di voglia di imparare e di crescere, di confrontarsi e di offrirti il caffè al bar anche quando non hanno un euro in tasca, che lavorano e soffrono con dignità.
Sarebbe davvero bello se la cultura di una persona si potesse misurare con un metodo universalmente valido: 100 libri letti, una laurea, tutte le risposte esatte al Trivial Pursuit.
Il diploma alla scuola di cinema, in questo momento storico, sarebbe equivalso alle aziende Mediaset. Non avrebbe fatto bene nè l'uno nè l'altro a questo paese.
E non mi fate la solita domanda del cavolo: "E dai, diccelo tu cosa andava bene".
Io faccio il mio lavoro (o almeno tento di farlo), pretendo che gli altri facciano il loro.
Passiamo invece alla tua laurea. Immagino che non avrai molti più anni di me o molti meno: guardati intorno quindi, siamo tutti nella tua stessa situazione. Abbiamo tutti un bisogno disperato di un lavoro che ci dia soddisfazioni e non parlo solo di soldi o di tempi indeterminati (chiaramente anche), parlo del NOSTRO lavoro, quello per cui abbiamo studiato e per fare il quale abbiamo preso un "voto alto" alla laurea.
Pensa che noi per fare un concorso pubblico dobbiamo avere un voto di laurea alto, per entrare nell'esercito non dobbiamo avere avuto nessun problema con la legge fino alla terza generazione indietro (non noi, ma i nostri nonni e gli zii dei nostri nonni con nipoti, figli e affini)...
Per candidarti a fare il Presidente del Consiglio invece puoi avere una decina di sentenze pendenti, candidati nella tua lista processati e ritenuti colpevoli delle più stravaganti malefatte e soprattutto puoi non avere una laurea..

Grazie per essere passata di qui..Mi hai dato l'opportunità di dire tante cose.
Ripassa quando vuoi.

sabato 26 aprile 2008

TEMA: Descrivi una tua giornata bella e una tua giornata brutta

Vi ripropongo questo post.
E' di un po' di tempo fa ma mi sembrava fatto bene, quindi perchè buttarlo via. Per fortuna la primavera ha risolto un po' di cose.


SVOLGIMENTO
Nella vita di una persona capitano le giornate belle e le giornate brutte.
Spesso sono sempre più quelle brutte rispetto a quelle belle.
Quando quest'ultime accadono sembra di vivere in un mondo più bello dove camminando per strada si alternano diverse magnifiche colonne sonore (da Elephant di Damien Rice a Don't panic dei Coldplay, The drugs don't works dei The Verve, da Wild World di Cat Stevens passando per Via con me di Conte a Aguas de março...); un mondo dove la gente ti sorride forse perchè sei tu il primo a sorridere; dove ti senti al tuo posto, al posto giusto; hai voglia di saltellare, di piroettare con la musica nelle orecchie e Mary Poppins con il suo spazzacamin ti fa un baffo.

Poi ci sono le giornate di merda.
Il tempo è grigio e piove, gli uccellini si fanno i cazzi loro (magari se li fanno pure sulla tua giacca di 200 euro), la colonna sonora è Killing in the name dei Rage Against the Machine o Digging the grave dei Faith No More o Cowboys from hell dei Pantera; l'autobus passa in ritardo e ti fa perdere il treno che non è mai partito puntuale e mai più lo farà da quel giorno in poi; la gente per strada non solo non ti sorride ma ti scavalca mentre fai la fila, ti pesta i piedi, ti si butta addosso pur di fare qualunque cosa prima di te; il tacco delle scarpe nuove si incastra nei san pietrini di merda della stazione e se non lo rompi (vero Elisa?) si graffia tutta la vernice e ti ritrovi con un tacco nero e un'altro zebrato nero-argento; pure il mendicante storpio sembra dirti "Cazzo guardi, da te non voglio niente".
Il lavoro che fai non ti piace (d'altronde è difficile trovare un venticinquenne a cui piace quello che fa..."Ciao sono Marco, in cosa posso esserle utile?") e non ti piace nemmeno in una delle belle giornate ma in una di quelle brutte non ti piace e ti ci incazzi.
E la rabbia monta. E tu respiri e ingoi. Respiri e ingoi. Respiri e ingoi amaro.
Beh, è in giornate come queste che mi sento davvero viva: sono i momenti migliori per urlare contro il maniaco dell'autobus che appoggia; i momenti perfetti per dire alla velina di turno seduta accanto a te in treno di smettere di masticare il chewingum a bocca aperta e scrivere sms con il suono dei tasti altissimo; i momenti più soavi per tornare a casa, accendere il pc, alzare al massimo il volume delle casse, far partire una delle canzoni citate sopra e aspettare con ansia che la tua vicina suoni al campanello.
Perchè è grazie a lei che la tua giornata magicamente diventerà bella.

Giovà, quando torni a Bologna ti presento la mia vicina.
Poi glielo spieghi tu che le canzoni sono un tuo consiglio.


giovedì 24 aprile 2008

Made in Italy!!!


Io amo l'Italia!






mercoledì 23 aprile 2008

Shinystat

Ah ah ah!

Finalmente ho capito perchè secondo il mio account di Shinystat nessuno mi visitava..
Eppure la gente mi commenta i post, mi dicono tramite mail che mi leggono...
Eppure Shinystat continuava a dirmi "Visite totali:0"...

Ma non me la sono mai presa con lui.
Non ho mai inveito contro queste cose free che poi non servono ad un benemerito (vedi Linux..Com'è possibile che un sistema operativo non ricordi la password per l'accesso alla wireless?E non c'è modo di dirgli: "Ti prego ricordatela, è fatta di 36 tra numeri e lettere...Ti prego!").
Insomma, non ho mai pensato che il problema fosse suo.
Sapevo con certezza che il limite era mio.
Bastava solo capirci qualcosa.

Se poi l'ingegnere informatico che mi ciondola in ciabatte per casa non mi avesse detto soltanto: "Dai, è una cavolata...Copia e incolla il codice" e, alla mia legittima domanda "Ma che me na faccio poi di sto codice?" lui non mi avesse risposto "Amore, apri un elemento della pagina!", che è come quando mi dice "Amore, vai su esegui, scrivi ip_config e dettami l'IP...Lo pinghi?", io forse adesso avrei il numero esatto, la provenienza, il numero di pagine viste e bla bla bla della gente che mi ha visitata!

Ma adesso finalmente ho anch'io il mio contatorino.
E dopo l'illuminazione siddarthiana su che cosa farne di un codice che non avevo mai visto, anch'io da oggi in poi saprò quanti siete voi che mi leggete.
Non avevo capito che se non l'appiccicavo sul blog non registrava! Ah ah!

Se poi rimarranno solo i miei accessi e quelli del mio risolutore, andrà bene lo stesso...Almeno ho fatto tutta da sola!!!

Bollettino dal fronte n.4

Ma non ci credo.
Beh, se non avete letto ve lo faccio leggere io.
Sentite qua.

"Air France si è ritirata in primo luogo per i veti dei sindacati". Queste le parole pronunciate da Silvio Berlusconi. [...] Ma poi il Cavaliere, com'è spesso nel suo stile, corregge il tiro, si autosmentisce: spiega che sulla vicenda "i sindacati hanno fatto il loro mestiere, e magari hanno avuto anche ragione. La verità è che le condizioni poste erano impossibili da accogliere". (Repubblica.it, 23 aprile 2008)

Ma come si fa???
Come si fa a fare il Presidente del Consiglio di una nazione di 58 milioni di abitanti e non pensare per un solo istante a quello che si sta dicendo?
Come è possibile che ad uscite come queste (e come molte altre da "Ho vinto le elezioni perchè sono giovane", passando dal metodo per combattere il precariato "Sposate mio figlio" fino ad arrivare all'indimenticabile "Signor Schultz in Italia c'è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò" rivolto al tedesco Schultz a Strarburgo) si passi indifferente, facendo spallucce e pensando che è solo un'altra delle sue?

Ma se riusciamo a rieleggerlo di fronte alle leggi ad personam, di fronte all'enorme conflitto d'interessi che si porta con sè, di fronte ai suoi innumerevoli processi, processi che cadono in prescrizione, processi che vengono spostati da una città all'altra, processi che si concludono con l'estraneità ai fatti...
Se riusciamo a riellegerlo di fronte al fatto che insieme a lui al governo sono saliti 70 parlamentari con guai giudiziari alle spalle...
Se riusciamo a rieleggerlo sapendo che controllerà sei televisioni (come se già non le controllasse ma almeno prima non era legale...Ora si!)...
Beh, non mi stupisco certo del fatto che sorridiamo alle sue uscite..

lunedì 21 aprile 2008

Trovatemi lavoro

Il primo curriculum che ho inviato in questa nuova sessione di candidature on line (il primissimo a settembre) risale all'8 febbraio.
Da allora non mi sono più fermata.
Sto cercando di occuparmi di comunicazione pubblica e istituzionale, di Pubbliche Relazioni, di rapporti con i media, di organizzazione di eventi riguardanti l'arte e la cultura, di trovare una testata qualunque che mi permetta di diventare giornalista pubblicista per poi occuparmi in un ufficio stampa.
Insomma, sto cercando di fare il mio lavoro.

Sto invece trovando lavoro solo come venditrice, anche plurimandataria, promoter, addetta vendita ecc. perchè per tutti comunicazione uguale vendita o promozione.
Lo dico una volta per tutte.
SONO DUE COSE DIVERSEEEEEEEEEE!!!

Ma io ho diversi piani di azione.

PIANO A: rispondere ad annunci inseriti sui vari motori per che cerca lavoro (li so tutti!). Attuato dall'8 febbraio 2008 non ha ancora prodotto risultati.

PIANO B: produrre candidature spontanee on line presso agenzie di comunicazione nei dintorni. Attuato da metà marzo 2008 non solo non ha ancora prodotto risultati ma non mi hanno nemmeno risposto per dirmi "Signorina non siamo interessati".

PIANO C: Indossare una camicetta molto scollata e tacchi dodici e presentarmi fisicamente in tutte le agenzie di mio interesse chiedendo un appuntamento con il Responsabile delle Risorse Umane. Ancora non attuato causa freddo e maltempo.

Se siete interessati ad avere una collaboratrice brillante, intelligente, acuta, solare, una gran lavoratrice, affidabilissima, senza figli o mutui, contattatemi alla mia mail. O lasciate un commento al post.
Vi farò sapere.

martedì 15 aprile 2008

Bollettino al fronte n.3

Vi propongo una genuina carrellata dei titoli che la stampa estera ci ha dedicato in queste ultime ore.

"Berlusconi torna al potere grazie all'alleato 'post-fascista'", The Independent (Inghilterra)

"Silvio Berlusconi vince in Italia. Il magnate dei media si aggiudica le elezioni con un margine convincente", Daily Telegraph (Inghilterra)

"L'inossidabile Cavaliere seduce sempre l'Italia", Le Figaro (Francia)

"Aiuto, torna Berlusconi", Libération (Francia)

"Un nuovo episodio del serial in onda in Italia dall'inizio degli anni '90?", Le Monde (Francia)

"A un miliardario, amico di Israele", Haaretz (Israele)

"L'Italia ha incrementato gli utili di Berlusconi", Kommersant (Russia)

"Con l'economia malata, un'Italia frustrata sceglie Berlusconi", New York Times (USA)

"Con un'economia stagnante, Berlusconi pronto ad assumere il terzo mandato", Washington Post (USA)

"Italia, il crimine paga e ti fa eleggere", Los Angeles Times (USA), articolo di commento

"Nuova vittoria per il magnate dell'abbronzatura permanente", Cnn (Usa)

Bollettino dal fronte n.2

Va bene, va bene.
Il Pdl insieme alla Lega e ad un pezzo dell'Udc in Sicilia (il Movimento Per l'Autonomia, capeggiato da quel luminare di Lombardo) ha vinto.
Non mi resta che accettare la situazione, seguire il totoministri (la Carfagna alle Pari Opportunità non si accetta! Mettiamola dove non può fare danni...Sotto la scrivania del Presidente?Ops!) e smettere di leggere i quattro quotidiani comprati stamattina.
Basta, non ho più niente da leggere.
Vorrei a questo punto fare solo un paio di considerazioni.

Innanzitutto, vorrei sapere se il 46,5% degli elettori si è chiesto che fine farà la nostra giustizia una volta che l'abbiamo consegnata in mano a Berlusconi. Ha sempre sostenuto un'opinione che remava profondamente contro le istituzioni e in particolare verso la magistratura.

Poi vorrei capire se il 46,5% degli elettori è a conoscenza dell'andamento del mercato finanziario dopo i primi risultati degli exit poll. Le aziende Mediaset, Mediolanum, Milan ecc. hanno avuto un crollo quando i Pdl e Pd erano molto vicini. Sono volati invece quando, in chiusura delle borse, il Pdl era nettamente in vantaggio.

Vorrei indagare poi nella straordinaria mente di quel 46,5% di elettori che credono adesso di aver risolto i loro problemi. Avendo due grandi coalizioni in parlamento le minoranze che non sono confluite in uno dei due, non saranno per niente rappresentate. Dalla Sinistra Arcobaleno, passando per i Verdi, fino alla Destra dura...Sono le sfaccettature della nostra popolazione. Non siamo statunitensi, divisi da sempre in due. Ma se poi il VERO bipolarismo porta ad una maggiore governabilità (Montezemolo docet) che ben venga. Io aspetto sulla riva del fiume che passi il cadavere del mio nemico.

Vorrei conoscere personalmente il 46,5% degli elettori per sapere quanti hanno la seconda casa. Perchè, va bene, tu mi togli l'Ici, mi aumenti le pensioni, riduci la pressione fiscale e inneggi al contenimento dei prezzi, ma in soldoni, quanto fa? E soprattutto, quanto costerà all'Italia flagellata dal deficit, dall'inflazione e dal debito pubblico?

Vorrei parlare con il 46,5% degli elettori che hanno votato per Fini ("perchè è uno straordinario uomo di politca", "perchè è l'unico vero signore" ecc.) se sapevano esattamente che avrebbero votato automaticamente per Bossi, per la xenofobia, per il federalismo fiscale, per l'intolleranza, l'ottusità, l'ignoranza di chi non vuole confronatrsi perchè sta bene così e per una chiusura ancora più grave. Se sapevano che avrebbero votato per Lombardo, quello che s'è staccato dall'Udc in Sicilia, che poi l'Udc ha corso da solo ma lui no, in Sicila alleato con il Pdl. Se sapevano che il Pdl avrebbe dialogato molto più apertamente con la Chiesa Cattolica attraverso la revisione della 194 e un si definitivo al finanziamento delle scuole cattoliche (poverini, tutti suoi soldi la Chiesa li da ai poveri!).

Ma agli italiani che interressa, Prodi ha alzato le tasse quindi a casa.
Ma agli italiani che interessa, tanto ieri pomeriggio guardavano Maria De Filippi.
Ma agli italiani che interressa, tanto sono tutti uguali, fanno tutti schifo allo stesso modo.
Ma agli italiani che interressa, tanto non cambierà mai nulla.

lunedì 14 aprile 2008

Bollettino dal fronte n.1

Vi scrivo nel momento in cui gli esiti dell'exit poll danno il Pdl-MPA al 46,3% contro il 37,8% del Pd per la Camera (dati Ipsos).
Al Senato invece, il Pdl a 46,4% mentre il Pd è al 37,9%.
Con una precisazione: il corpo elettorale del Senato è molto diverso da quello della Camera.


Il dato è preoccupante.

Anche perchè l'Udc (in discesa rispetto alle aspettative di voto) è al 5,3.
E se la legge elettorale è quella che è (alla Camera l'assegnazione dei seggi è limitata ai partiti che raggiungono il 4%), alla Camera ci sarebbero due grandi coalizioni e l'Udc.

Il dato è molto preoccupante.

Ora il Pd tira in ballo il fatto che gli exit poll sono sempre incerti, due anni fa non sono stati per niente esatti, ancora aspettano il ribaltone, e poi ci sono gli italiani all'estero (con Emanuele Filiberto, ma per favore!) e comunque i dati delle "forchette" (ma non si chiamava la "forbice" l'oscillazione minima-massima delle percentuali?Bah, sbaglierò utensile!) sono significativi per il Pd (in Walter c'abbiamo creduto in tanti).

Sto seguendo i risultati delle consultazioni in tv.

Emilio Fede (Tg4) gongola come uno sciacallo, Buttiglione e La Russa (sul Tg3) gongolano, Giorgio Mulè (direttore Studio Aperto) gongola, Gianni Riotta (direttore Tg1) è sempre senza giacca.

Latitanza


Beh, in queti ultimi giorni ho latitato un po'. E' vero.
Ma è stato per una buona causa.
Sono venuti i miei genitori a trovarmi, qui, a Bologna.
E con mia madre ci siamo spaccate di negozi e di centri commerciali.
D'altronde sta arrivando la "bella stagione" e bisogna svecchiare il guardaroba.
Non ci ha fermato la pioggia.
E non ci ha fermato nemmeno un grande e grosso mal di piedi.
Poi però ci ha fermate il mal di piedi di mio padre che ha cominciato a ruggire come un leone in cattività.
Mannaggia.
Dall'Ikea a Tezenis, passando per Zara ed H&M, fino ad arrivare al Toys Center e Pittarello.
Una full immersion.

Cose da donne...

martedì 8 aprile 2008

Si, noi donne possiamo


"PALERMO - Un gruppo di manifestanti ha tirato uova e acceso fumogeni all'arrivo di Giuliano Ferrara, leader della lista "Aborto? No Grazie", a Palermo per un'iniziativa elettorale. Ferrara, però, non è stato colpito. I manifestanti sono tenuti distanti dal teatro in cui si svolge l'incontro da decine di agenti di polizia." (Ansa.it)

Ma non mi dite... E come sarà successo?
Povero Ferrara...
Lui che di gravidanze se ne intende...
Lui che è stato donna...
Lui che ha avuto a che fare con tre aborti...
Lui che sa cosa vuol dire avere dentro una vita che non vuoi, che non accetti, frutto magari di una violenza, di un abuso...

Lui che tutte queste cose le sa...Perchè sarà stato contestato?

Spa-ghe-tti!


Ok.
L'ho fatto.
Mi sono iscritta a golf.
Finalmente!!!
Da quando ho la Nintendo Wii non faccio altro che blaterare su quanto sarebbe bello poter giocare davvero a golf.
Ed insieme a Gianluca (Teddy the Bear), Marta e il mio Winnie the Pooh andiamo ogni domenica a Castel San Pietro.

Ma cominciamo da come sono andati i fatti (io, a differenza dei media italiani, i fatti li racconto ancora!).
Con la Nintendo Wii tra i nostri amici è scattata un po' la golf mania e Gianluca, che è l'unico impiegato statale in un'azienda privata (hi hi, specchio riflesso!), ha trovato un corso a 99 euro in un Golf Club a 20 minuti da Bologna.

Quasi non ci credevamo.
Pensavamo che fosse uno sport da ricconi e invece il corso costa solo 99 euro.
Ci iscriviamo di corsa. Un paio di telefonate e avevamo data di nascita, luogo di nascita, codice fiscale e 740 (scherzo) di tutti.
Ok, eravamo iscritti.

Qualche settimana fa riceviamo una telefonata.
Era il golf club che voleva incontrarci prima di cominciare il corso.
Appuntamento lunedì 31 marzo ore 18.

Arriviamo alla club house e si apre davanti a me un mondo fatto di borse di Louis Vuitton (quelle vere, non quelle dell'ambulante in via Marconi), scarpe Prada, Suv, lampade e sale fitness.
Ora, sarà stata l'intolleranza al latte visto che la mattina ne avevo bevuto una tazza.
Sarà stata la forte sensazione di volermi trovare in quel preciso istante ad una Festa dell'Unità.
Ma io avevo una nausea e una sensazione di vomito impellente che ho detto un paio di volte: "Torniamo a casa!Ora!".

Siamo rimasti.
Abbiamo sentito la presentazione.
Abbiamo sentito i prezzi all'anno per abbonarsi (hi hi!).
Abbiamo deciso che parole come proletariato, comunisti o poveri sarebbero stati aboliti dal nostro linguaggio per quelle ore alla settimana di corso.
E abbiamo fatto la prima lezione.

La mia vita ora è cambiata.
Sono preda normalmente di facili entusiasmi ma il golf non è passeggero.
Innanzitutto perchè ho scoperto di avere muscoli nelle mani e sulla schiena che nemmeno immaginavo.
Poi stacco completamente il cervello: la pallina, l'erba e il vento sono le uniche cose che contano al mondo quando giochi.
E infine: ma quant'è figo l'abbigliamento per giocare a golf?!?

lunedì 7 aprile 2008

Mamme

Io penso che non tutte le donne possano essere anche mamme.

Che non tutte le donne possano tenersi dentro la pancia un mostriciattolo per nove mesi e quando lo espellono, amarlo.

Penso che non tutte le donne siano capaci di aspettare senza volersi aprire la pancia da sole per vedere cosa sta succedendo lì dentro.

Che quando quell'essere si muove non provino amore ma disgusto perchè la scena è uguale a quella di Alien.

Penso che non tutte le donne siano capaci di sopportare che il proprio corpo non risponda più della naturale legge: se mangi ingrassi; che sia preso d'assalto da un'altra vita mentre la tua diventa solo molto più complicata.

Penso che tutte le donne abbiano paura del parto ma nessuna sa realmente quello a cui va incontro; e sebbene qualche luminare della psicologia abbia detto che i dolori del parto si dimentichino completamente perchè la gioia è talmente tanta, nessuno lo sa davvero.

Penso che non tutte le donne provino amore incondizionato per il loro bambino ma anzi la sensazione sia spavento di fronte alla strettissima dipendenza che quella vita ha con la sua.

Che non tutte le donne siano capaci di ridefinire completamente la propria vita in funzione di un bambino che se tu non sei a casa lui potrebbe morire di fame, bere il Dash lana e delicati o tirarsi addosso il vaso Ikea.

Poi succede però che nella vita di una persona capitino gli esserini degli altri.
E tu inizi a pensare: "Che bello averne uno tutto mio!".

Ma poi mi passa e penso che per quando ne vorrò uno tutto mio, i bambini si potranno comprare al supermercato.

venerdì 4 aprile 2008

Expo 2015


Sarà un bene o sarà un male?
Se lo chiedono in tv, ce lo chiede Repubblica, ne parlano i bloggers, ne parla Beppe Grillo...
Insomma, è difficile ignorare una cosa così.

Dopo aver fatto le scarpe a Smirne, in Turchia, Milano si è aggiudicata l'Esposizione Universale del 2015.
Trascurando ora le previsioni di John Titor (sul quale non ho ancora espresso il mio parere ma che ho conosciuto attraverso Voyager sul quale è chiarissimo invece il mio parere ma non applicate la propietà transitiva!), secondo le quali avverrà una terza guerra mondiale proprio nel 2015 (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=John_Titor&oldid=15155124), per questa data Milano dovrà essere una città supertecnologica, all'avanguardia, con grattacieli che vanno avanti ad energia rinnovabile, nuove linee underground e nuovi quartieri.

Cosa mirabilissima soprattutto in funzione del fatto che l'Italia è sì vanto di antiche civiltà le cui testimonianze sono conservate in ogni dove ma è in profonda retroguardia per quanto concerne la sostenibilità, l'ecologia e le fonti di energia alternativa delle sue città.

Ben venga l'Expo 2015 se servirà a dare uno scossone "eco-compatibile" ad almeno una delle nostre metropoli.

Ma c'è una cosa che a Parigi non hanno considerato e sulla quale mi permetto di riflettere io.
In Italia abbiamo avuto e abbiamo nell'ordine: Tangentopoli, Vallettopoli, Calciopoli, Politici indagati per concussione, corruzione, organizzazione a delinquere, banda armata ecc ecc.

Come può dunque pretendere l'Europa che anche per Milano non avverrà quello che è avvenuto (e che continua ancora) per la Salerno-Reggio Calabria?
Cosa ci fa credere che un'opportunità come questa non finisca per passare di appalto in sub-appalto, poi per ditte prestanome e per contorzisti con i fondi alle Cayman il cui presidente ha sposato la figlia o la sorella del politico tal dei tali?
Cosa fa credere all'Europa che multarci per 700 mila euro al giorno a causa della spazzatura a Napoli sia un buon modo per aiutarci a risolvere il problema?
O si crede che cercando di rimettere in modo il nostro paese con l'Expo sia possibile ancora non radere completamente al suolo?

Santa Europa...Prega per noi.

mercoledì 2 aprile 2008

I Flinstones



Manca una mezz'oretta alle nove e visto che sono sveglia da così tanto tempo pur essendo rimasta a casa, riguardo in tv i Flinstones.
Ma che belli che sono!!! Erano anni che non li rivedevo e non sapevo che li mandassero in onda a quest'ora del mattino...Normalmente risorgo più tardi se sono a casa...Per capirci, quando in tv c'è Hope&Faith...

Insomma...Stamattina ho visto tutti i cartoni possibili...
Da Beethoven, ai Gormiti, passando per le Winx, Piggy, l'orso spagnolo Bernard, un altro cartone spagnolo con esclusione accurata del parlato, e molti altri...

A me i cartoni animati sono sempre piaciuti.
Normalmente torno a casa intorno alle quattro di pomeriggio e su Italia1 ne cominciano una sfilza subito dopo.
Vedo anche Boing e la maggior parte dei film di animazione al cinema.
Per non parlare dei Simpson o dei Griffin.
E poi subito dopo i Simpson, alle otto di sera, c'è Futurama che in questo periodo preferisco di gran lunga ai telegiornali.

Ho sempre pensato che guardare i cartoni animati e le pubblicità che girano loro intorno sia un ottimo modo per capire come crescono i bambini e un po' tutti noi.
Per capire dove andiamo a parare se quando ero piccola io i maschietti dovevano avere tutti la Peg Perego o la Bmx (adesso misteriosamente scomparse dal palinsesto) e le femminucce la casa di Barbie di cartone con l'ascensore che saliva su con lo spago.

Visto che siamo in tema, concedetemi un revival, un po' di nostalgia. Qualcuno meglio di me ha saputo mettere insieme tutti i pezzettini che mi compongono, che compongono la mia generazione (quanto mi fa strano, sembro davvero una sessantottina nostalgica).

Noi nati agli inizi degli anni '80 (anno più, anno meno)


Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali,mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quantosapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempoi primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi didivertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2.
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vaia rivederli adesso, vedrai che delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy,ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon.
Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico.
Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-In.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill.
Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare i gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.
Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, KissMe Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita.
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
L'ultima generazione degli spinelli.
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista.
Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti.
Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti e tanto meno le rotelle!!
Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine.
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.
Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamol'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità.
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.