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(Tributo a D. Pennac)



sabato 26 aprile 2008

TEMA: Descrivi una tua giornata bella e una tua giornata brutta

Vi ripropongo questo post.
E' di un po' di tempo fa ma mi sembrava fatto bene, quindi perchè buttarlo via. Per fortuna la primavera ha risolto un po' di cose.


SVOLGIMENTO
Nella vita di una persona capitano le giornate belle e le giornate brutte.
Spesso sono sempre più quelle brutte rispetto a quelle belle.
Quando quest'ultime accadono sembra di vivere in un mondo più bello dove camminando per strada si alternano diverse magnifiche colonne sonore (da Elephant di Damien Rice a Don't panic dei Coldplay, The drugs don't works dei The Verve, da Wild World di Cat Stevens passando per Via con me di Conte a Aguas de março...); un mondo dove la gente ti sorride forse perchè sei tu il primo a sorridere; dove ti senti al tuo posto, al posto giusto; hai voglia di saltellare, di piroettare con la musica nelle orecchie e Mary Poppins con il suo spazzacamin ti fa un baffo.

Poi ci sono le giornate di merda.
Il tempo è grigio e piove, gli uccellini si fanno i cazzi loro (magari se li fanno pure sulla tua giacca di 200 euro), la colonna sonora è Killing in the name dei Rage Against the Machine o Digging the grave dei Faith No More o Cowboys from hell dei Pantera; l'autobus passa in ritardo e ti fa perdere il treno che non è mai partito puntuale e mai più lo farà da quel giorno in poi; la gente per strada non solo non ti sorride ma ti scavalca mentre fai la fila, ti pesta i piedi, ti si butta addosso pur di fare qualunque cosa prima di te; il tacco delle scarpe nuove si incastra nei san pietrini di merda della stazione e se non lo rompi (vero Elisa?) si graffia tutta la vernice e ti ritrovi con un tacco nero e un'altro zebrato nero-argento; pure il mendicante storpio sembra dirti "Cazzo guardi, da te non voglio niente".
Il lavoro che fai non ti piace (d'altronde è difficile trovare un venticinquenne a cui piace quello che fa..."Ciao sono Marco, in cosa posso esserle utile?") e non ti piace nemmeno in una delle belle giornate ma in una di quelle brutte non ti piace e ti ci incazzi.
E la rabbia monta. E tu respiri e ingoi. Respiri e ingoi. Respiri e ingoi amaro.
Beh, è in giornate come queste che mi sento davvero viva: sono i momenti migliori per urlare contro il maniaco dell'autobus che appoggia; i momenti perfetti per dire alla velina di turno seduta accanto a te in treno di smettere di masticare il chewingum a bocca aperta e scrivere sms con il suono dei tasti altissimo; i momenti più soavi per tornare a casa, accendere il pc, alzare al massimo il volume delle casse, far partire una delle canzoni citate sopra e aspettare con ansia che la tua vicina suoni al campanello.
Perchè è grazie a lei che la tua giornata magicamente diventerà bella.

Giovà, quando torni a Bologna ti presento la mia vicina.
Poi glielo spieghi tu che le canzoni sono un tuo consiglio.


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