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(Tributo a D. Pennac)



lunedì 14 aprile 2008

Bollettino dal fronte n.1

Vi scrivo nel momento in cui gli esiti dell'exit poll danno il Pdl-MPA al 46,3% contro il 37,8% del Pd per la Camera (dati Ipsos).
Al Senato invece, il Pdl a 46,4% mentre il Pd è al 37,9%.
Con una precisazione: il corpo elettorale del Senato è molto diverso da quello della Camera.


Il dato è preoccupante.

Anche perchè l'Udc (in discesa rispetto alle aspettative di voto) è al 5,3.
E se la legge elettorale è quella che è (alla Camera l'assegnazione dei seggi è limitata ai partiti che raggiungono il 4%), alla Camera ci sarebbero due grandi coalizioni e l'Udc.

Il dato è molto preoccupante.

Ora il Pd tira in ballo il fatto che gli exit poll sono sempre incerti, due anni fa non sono stati per niente esatti, ancora aspettano il ribaltone, e poi ci sono gli italiani all'estero (con Emanuele Filiberto, ma per favore!) e comunque i dati delle "forchette" (ma non si chiamava la "forbice" l'oscillazione minima-massima delle percentuali?Bah, sbaglierò utensile!) sono significativi per il Pd (in Walter c'abbiamo creduto in tanti).

Sto seguendo i risultati delle consultazioni in tv.

Emilio Fede (Tg4) gongola come uno sciacallo, Buttiglione e La Russa (sul Tg3) gongolano, Giorgio Mulè (direttore Studio Aperto) gongola, Gianni Riotta (direttore Tg1) è sempre senza giacca.

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