I diritti del lettore del mio blog

1. Il diritto di leggere i miei post
2. Il diritto di non leggere i miei post
3. Il diritto di rileggere i miei post
4. Il diritto di leggere a voce alta i miei post
5. Il diritto di leggere a voce bassa i miei post
6. Il diritto di divulgare il contenuto dei miei post
7. Il diritto a farvi gli affari miei
8. Il diritto di essere d'accordo con me
9. Il diritto di non essere d'accordo con me
10. Il diritto di stare zitti

(Tributo a D. Pennac)



mercoledì 24 dicembre 2008

Buon Natale to everyone!

Che voi abbiate approfittato o meno dell'offerta Sky...

Che ancora non sappiate che Babbo Natale è vestito di bianco e rosso perchè l'ha plagiato la Coca Cola a sua immagine e somiglianza...

Che non passiate le feste in famiglia con nipotini, cuginetti, suoceri, cani, nonne ecc. ma in una spa a farvi la stone therapy...

Che siate soli perchè non avete nipotini, cuginetti, suoceri, cani, nonne ecc...

Che stiate invece in famiglia, la vostra famiglia enorme fatta di bambini piccoli urlanti, nonne che vi rimpinzano, zii che perdono sempre a poker, genitori che vi hanno già dato il regalo appena arrivati, vicini di casa che passano per gli auguri ma poi dai restate che apriamo il torrone, cani che appoggiano il muso sulle vostre ginocchia mentre voi avete cominciato a mangiare alle due di pomeriggio e sono già le cinque e ancora siete all'orata all'acqua pazza...

Auguri di buon Natale!

giovedì 18 dicembre 2008

IVSTITIA

E mentre la scure della giustizia si abbatte su diverse regioni del centro sud, dall'Abruzzo passando per la Basilicata giungendo in Campania, noi continuiamo a leggere sui giornali dichiarazioni a parer mio sconvolgenti.

Da Repubblica, On. Margiotta, Parlamentare Pd in Basilicata, arrestato per il "comitato d'affari" intorno al petrolio lucano.
Giornalista: "Alzi la mano chi non ha offerto una parolina di buona amicizia".
Margiotta: "Bravo. Al sud le frequentazioni politiche sono intessute di questi rapporti".

Sempre da Repubblica, l'ex sindaco di Pescara D'Alfonso: "Di Carlo Toto (patron di Air One, tra i 40 indagati per concussione in Abruzzo), posso dire che siamo amici da vent'anni. E' stato mio testimone di nozze e non è un reato accettare dei regali da un amico".

E ancora: "Staccare un assegno di poche migliaia di euro - dicono - rientrava in una forma di cortesia con cui, in provincia, si coltivano i buoni rapporti con l'amministrazione locale, quale che ne sia il colore".

Napoli.  Alfredo Romeo, l'imprenditore al centro dell'inchiesta che ha decimato la Giunta del sindaco Rosa Russo Iervolino, ricorda che dal 1990, da quando gestisce il patrimonio immobiliare del comune, "non ha mai vinto un appalto", nonostante si sia dato tutto quel gran da fare per avere il Global Service (vincendo la gara per la manutenzione delle strade di Napoli) aggiungiamo noi.

Ma tanto lo sappiamo.
Tra qualche mese li vedremo tutti beati perchè "estranei ai fatti".

"Viva l'Italia
presa a tradimento
l'Italia assassinata
dai giornali e dal cemento
l'Italia con gli occhi asciutti
nella notte scura
viva l'Italia
l'italia che non ha paura".
Viva l'Italia, Francesco De Gregori

lunedì 15 dicembre 2008

Analogie

Non molto tempo fa, portai Dodò, il bimbo che vedete anche nella slideshow in alto a destra, in un negozio di giocattoli. 

Aveva non più di tre anni.

Eravamo andati lì per comprare un regalo a Peppe e Dodò sapeva bene che non avremmo comprato niente per lui esattamente come io sapevo che alla fine sarei tornata piena di giocattoli per l'uno e per l'altro.
Guardammo tutto il negozio, scegliemmo con cura il regalo possibile, mi consigliò e non fece nemmeno un capriccio.
Per premiarlo di così tanta pazienza e maturità inaspettata, gli chiesi se desiderasse qualcosa.
Lui mi rispose: "Una ruppa piccola piccola, così!" e mimò il gesto con indice e pollice di un giocattolino piccolissimo.

Potrete immaginare perchè decisi di comprargli la ruspa più grande che il negozio avesse a disposizione.

Qualche sera fa, mentre chiacchieravo e prendevo in giro il mio patato, ammisi di non avere la più pallida idea di cosa regalargli per Natale.

La sua risposta fu: "Amore, vorrei che il mio regalo di questo Natale fosse una cosa per te, qualcosa che tu non compreresti mai ma che desideri da tanto tempo. Vederti felice è il regalo più bello che tu mi possa fare".

A voi le conclusioni.

sabato 13 dicembre 2008

E se Salvatores ci facesse l'occhiolino?


E se Rino fosse il nostro vicino di casa, quello incasinato, violento e disgraziato?
E se Quattro Formaggi fosse il famoso scemo del paese?
Quello che tutti imitano e che al bar fanno ubriacare per riderci sopra?
E se Cristiano fosse l'adolescente disagiato, sempre silenzioso, quello che sembra così grande invece è solo un ragazzino?

Ecco la presentazione dei protagonisti di Come Dio Comanda, film diretto da Gabriele Salvatores, tratto dal libro di Niccolò Ammaniti e uscito nelle sale il 12 dicembre 2008.

E questo film lascia intatta la straordinarietà di Ammaniti.
Straordinarietà che prevede che tutti i suoi personaggi (il Michele di Io non ho paura o il Cristiano Biglia di Ti prendo e ti porto via) sembrano poter essere i tuoi vicini, quelli che incontri sul pianerottolo o quelli ben etichettati in paese.

Quelle vite che ci raccontano i tg o che vediamo passarci accanto nei nostri paesi, nelle nostre città, nei nostri quartieri.
Ma quando Ammaniti ci racconta che Cristiano è fuori al freddo, ancora assonnato ma costretto dal padre ad uscire dal letto per sparare al cane che è tutta la notte che abbaia, a noi si gelano le mani, sentiamo il naso freddo e la neve nelle scarpe.
Quando ci racconta la casa dove vivono Rino e Cristiano, noi davvero sentiamo il disagio e il freddo delle mura di casa.

E Salvatores per tutto il film non fa altro che strizzare l'occhio a chi ha letto il libro.
Non fa altro che regalarci dei momenti tutti per noi, per chi riesce a completare un pensiero di Quattro Formaggi o di Ramona Superstar.

E' sempre il Salvatores che siamo abituati a vedere, sia chiaro, con i suoi colori, le espressioni dei suoi protagonisti che solo lui sa scovare, i suoi paesaggi e le sue inquadrature e la sua scelta, questa volta, di girare tutto il film con la macchina a mano (con tutto ciò che ne consegue).

E' il Salvatores che sa trovare le giuste atmosfere (piove per quasi tutto il film e all'uscita dal cinema senti davvero freddo), la volontà ad esempio di non farci capire esattamente dove siamo (centro commerciale, villetta a schiera, cava, fiume).

E' il Salvatores che ci propone le musiche dei Mokadelic, straordinariamente non invasive ed inaspettatamente narrative.

E' il Salvatores che ha eliminato Danilo Aprea del libro per dare spazio al rapporto tra padre figlio e per farci entrare in casa dello "scemo del paese" che noi siamo abituati a vedere così lontano da noi, con il nostro bel lavoro (per chi ce l'ha), con le nostre case calde grazie al riscaldamento centralizzato, con le nostre mamme che sfornano dolci per Natale.

Ecco, appunto, per Natale.
Andate a vedere Come Dio comanda.

E risparmiatevi, per questa volta, il cine-panettone.

domenica 7 dicembre 2008

Bologna con i suoi orchestrali

Bologna con i suoi orchestrali


Perchè alla fine è così che va.
E' il destino di noi emigrati.

Lasciamo il cuore nelle nostre case, nelle nostre regioni...Che diventano automaticamente intoccabili, inequiparabili.

Ma se siamo andati via è perchè inevitabilmente qualcosa che non torna c'è.

E così ci affezioniamo alla città o al posto dove viviamo.
Ci mettiamo a cucinare le sue ricette, a prendere un po' il suo accento, a portare i suoi prodotti come regali natalizi, a cercare di migliorarlo.
Iniziamo a sentirne la mancanza quando siamo lontani, ad abituarci ai suoi odori, ai suoi colori sin da subito.

Nel mio caso, Bologna mi ha accolto benevolmente.
Mi ha fatto ingrassare di qualche chilo con i suoi tortellini, il suo ragù, la sua mortadella.
Mi ha presentato il mio patato e tra i suoi portici me ne ha fatto innamorare.
Mi ha fatto conoscere Morandi.
Mi ha trascinato dentro la strage della sua stazione e nel Vicolo Lauretta.
Mi ha insegnato a voler bene anche alla nebbia e alla pioggerellina incosistente.

Mi ha insegnato ad amarla.
Ed io continuerò a farlo.

venerdì 5 dicembre 2008

Fate l'amore...E basta!



Ecco esattamente cosa intendo io quando sostengo che fare un figlio è qualcosa su cui riflettere molto, una cosa ragionata...Chi sa rispondere alla domanda: perchè in Italia non sarebbe mai possibile mandare in onda uno spot così?



domenica 16 novembre 2008

Manuale di sociologia - parte 1


Andare da Burger King il sabato sera è studiare un po' sociologia.
Ieri sera ho fatto un gran bel ripasso.

Ho incontrato:

1) Biagio Antonacci: a cena con la famiglia, due bimbi e mamma magra e bionda. Ci siamo seduti accanto al suo tavolo senza accorgerci di nulla. Guardandomi intorno nel mentre mi infilavo 14 patatine in bocca, ho aggrottato le sopracciglia e pensato immediatamente: "Io a questo lo conosco!". Ho ripassato mentalmente i colleghi di lavoro, i miei vecchi compagni di università, gli amici del mio patato, gente della tv...Gente della tv! 
Si, ecco dove l'ho visto...
Conferma: lui che dice: "Dai, mangia, finisci tutto!" al bimbo più piccolo con la voce di quello che canta "Liberatemi, liberatelo...Bisogna dire la verità...". Era davvero inconfondibile.
E la prima immagine che Biagio Antonacci ha di me qual'è? Bocca spalancata, 14 patatine in mano e sopracciglia aggrottate...Che sfiga a volte!
La cosa che mi ha stupito di più è che non è stato assaltato. Era da solo, tra noi comuni mortali c'erano sguardi di intesa ma niente autografi, foto con i cellulari o pacche sulla spalla.
Lo abbiamo tutti lasciato a godersi il suo junk food con la sua famigliola.
Amen.

2) Prostituta in servizio: stava lavorando e così è venuta a fare uno spuntino. Stivaloni neri al ginocchio di pelle lucida, tutina super aderente, capelli voluminosissimi biondi, labbra rifatte.
Ha creato molto più scalpore di Biagio Antonacci, camminava talmente tanto ondeggiando che era impossibile non incollargli gli occhi addosso.
Le donne sorridevano, gli uomini si davano gomitate tra loro, i bambini la imitavano.
Dopo un paio di sfilate al centro della sala è scomparsa.
Buon lavoro.

3) Punkettoni: piercing, lobi dilatati, dreadlocks, maglioni e pantaloni di sette taglie più grandi, cani legati fuori.
Strano vedere sicuri no-global mangiare in un fast food americano. 
Ma le catene americane non sono quelle che macellano le mucche troppo grandi, che mettono nei loro hamburger anche la carne della testa, che hanno scarsissimo controlli della qualità?
Carino osservare come la fame colpisca davvero all'improvviso, senza lasciare spazio alle ideologie.

4) Gruppo dark: borchie, creste verdi, ciocche viola, rossetti neri e unghie laccate dello stesso colore, gonnelline di veli, anfibi, catene e kajal marcato.
Fantastici...

5) Io e il mio patato: maglioncino a righe e pantalone taglio a sigaretta lui, maglioncino dolcevita e pantalone taglio maschile io. Ci siamo seduti, abbiamo assaggiato l'uno il panino dell'altro, ci siamo dati un bacio per dirci buon appetito e abbiamo riso per tutta la sera.

Chi è davvero normale?


mercoledì 12 novembre 2008

Yes, I'm a Macuser!


Il 4 novembre è stata una bella giornata.
Una grande giornata.
E’ arrivato il mio nuovo portatile. 
Ah...Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.

Ma andiamo con ordine.

Punto1) E' arrivato il mio nuovo portatile!

I 13 pollici più belli e utili che io abbia mai visto. Mi sono intestardita, da qui a breve Leopard (il sistema operativo Mac) non dovrà più avere segreti per me. 
E Leopard è davvero fantastico.
Trascurando anche il mitico dashboard (Windows l'ha inserito solo nella versione Vista, prima non sapeva nemmeno cos'era il dashboard), Leopard sembra che mi capisca, sembra che sappia esattamente chi ha davanti: una donna che perde qualunque tipo di file, il cui desktop assomiglia tanto all'interno della sua shopping bag 50x70 cm, che perde il file che ha appena scaricato perchè, appena finito il download, si chiede: "Ma dove l'avrò messo?" e Leopard cosa fa? Te lo tira fuori appena devi allegare qualcosa.
Questa è sicuramente una svolta per me insieme alla ricerca istantanea dei suddetti file dispersi tra le cartelle: cominci a digitare l'inizio del nome del file e...Ta dah! Esce fuori!

Ma per i dettagli tecnici, io rimanderei al blog dell’ingegnere informatico che mi scorazza per casa in ciabatte (www.eugenioleo.it).
Per le minchiatine, continuate a leggere qui.
Il mio nuovo Apple Macbook è leggerissimo (pesa un chilo e mezzo, il mio precedente cinque e otto); è tutto metallo, grigio chiaro con il tastierino nero; ha il monitor sottilissimo, lucido, luminoso incorniciato di nero; è stato costruito in blocco (mi sa che si chiama brick o come lo chiama Apple, unibody), non ha “cuciture”, tagli o lacci; il trackpad non ha click, è tutto intero ed è multitouch: con un dito confermi, con due scorri, con tre back e forward, con quattro sfogli le applicazioni aperte; inoltre è possibile fare zoom in e zoom out con il trackpad…Come l’iPhone!
Vabbè, in parole povere è fighissimo!
Un paio di centinaia di Euro in più ma il nuovo Macbook è tutta un’altra storia..E poi ci fa fare un figurone in treno, in aereo o in pullmann!
Mai vestirsi di giallo, di arancione o di rosa…Non si intonano per niente con i colori del nuovo Apple Macbook!
Niente fronzoli, simbolini sulle lettere della tastiera o adesivi.
Indicatissimo per chi ama la linearità, la stilizzazione, l’essenzialità, la sobrietà.

Punto2) Obama: yes, he can

“Giovane, bello e abbronzato”.
Le parole del nostro presidente del Consiglio, colui che rappresenta la nostra gloriosa nazione in Italia e all’estero, colui che dovrebbe governare sia come volpe che lione dipingono così il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.
Barack Obama è stato eletto lo scorso 4 novembre per governare gli Stati Uniti, per riformare l’assistenza sanitaria, per chiudere il rovinoso e inglorioso capitolo della guerra in Iraq, per riprendere le leggi sulle cellule staminali, per far capire al mondo intero che le “minoranze” possono diventare "maggioranze" se vengono sottovalutate, ignorate, soggiogate, prese in giro e trascurate.
In un post di un anno fa ormai vi raccontavo di come ero diventata supporter di Obama, dalle spillette al magnete da frigo.
Adesso vi racconto quante lacrime ho versato il 4 mattina alle 6 e mezza circa.
Di come mi sono commossa ascoltando il suo discorso di ringraziamento, pensando a come davvero questa volta qualcosa è cambiato.
In una puntata di Willy il principe di Bel Air lo zio Phil diceva a Carlton che sarebbe potuto diventare il primo presidente nero nella storia degli Stati Uniti.
Beh, non è stato Carlton ma un kenyano, trapiantato alle Hawaii approdato ora alla Casa Bianca.
Sebbene la Fox ed Emilio Fede abbiano dato sempre McCain per vincente (forse lo fanno ancora), Obama è riuscito comunque ad interpretare la voglia di cambiamento che si rende sempre più urgente, è riuscito a penetrare il nostro muro di sfiducia, dei “tanto sono tutti uguali”, dei “tanto non cambierà mai niente”.
No, Obama, stavolta può veramente cambiare. 
Qualcosa è già cambiato: gli Stati Uniti, non dimentichiamo, è stato il paese dove i “neri” dovevano sedersi in fondo agli autobus negli anni ’50 e ancor prima erano stati deportati dall’Africa e ridotti in schiavitù. Il cambiamento dicevamo, negli Stati Uniti ancor più: dove le minoranze sono miriadi, dove il meltin’pot non è ipotizzabile ma reale, da China Town al New Mexico, dagli afro-americani ai “nativi”, da Bruce Lee ai ristoranti italiani.
Obama non ci deluderà.
E se lo farà, ci siamo abituati!


sabato 18 ottobre 2008

Metti una domenica mattina al Lago Sirino

Lago Sirino, Settembre 2008


Eventi mondani

Perchè uno poi in fondo viaggia per diversi motivi.

Noi stavolta abbiamo viaggiato per un evento a cui non capita molto spesso di assistere: un cinquantesimo anniversario di nozze.

Festeggiavano la storica impresa i nonni di Eugenio, raccontare la cui storia non basterebbe un blog intero.

Vi basti sapere che vivono a Leverkusen ad una trentina di km da Colonia.

E lo scorso weekend ci siamo recati carichi di entusiasmo in Germania.
Visto che però andare su in aereo, prenotando una settimana prima e per un solo weekend era davvero troppo per le nostre tasche, ci siamo guardati negli occhi con Eugenio e abbiamo avuto un lampo di genio.

"Andiamoci in macchina! Sarà bellissimo, attraversare la Svizzera, vedere paesaggi che in aereo inevitabilmente perdi, e poi la musica in radio, i colori, il caffè tedesco in autogrill, una lingua che non conosciamo, i cartelli autostradali (vedi io che mi chiedo come mai tutti i paesi in Germania si chiamassero "AUSFAHRT"), il pedaggio, la dogana! E poi il vero viaggio non è raggiungere la meta ma viaggiare per arrivare alla meta...".

Strunzate!
O meglio: è stato davvero bello tutto quello che piano piano abbiamo elencato mentre eravamo posseduti da questo strano entusiasmo ma 14 ore di viaggio il venerdi e le stesse 14 ore di viaggio il lunedi successivo avrebbero sfiancato anche Marco Polo.

Godetevi allora il riassunto di 1300 foto condensate in 84!


Leverkusen, 11-12 ottobre 2008


Tempo libero

Una scena di Bioshock mentre il protagonista spara sott'acqua...
Vi vedo dubbiosi...



Ben trovati miei cari lettori scesi drammaticamente ad una decina al giorno (e tutti grazie a "Come travasare il basilico" o "Giochi con i Flinstones").

A tutto c'è una ragione.
Il mio nuovo lavoro mi permette di fare solo la doccia la sera e dedicare quel po' di tempo che rimane al mio patato.
Ma da ora le cose andranno in direzione completamente opposta.

Eh si.
Dopo il super apprezzatissimo televisore LCD, in casa Leo è arrivata l'XBOX.
Mi è stato confermato infatti dagli amici assolutamente disinteressati di Eugenio che effettivamente un LCD senza xbox è come un cielo senza stelle, un gattino senza gli occhioni teneri o una pizza senza mozzarella di bufala.

Mentre dunque il mio ingegnere informatico in pantofole ormai trentenne ammazzerà spacciatori o mutanti, seminerà le macchine della polizia e cercherà di reperire più kit medici possibili, io vi scriverò...

Eccome se vi scriverò!

Mentre in cucina impazzeranno le strida di pneumatici sull'asfalto con Need for Speed, pistolate e mitragliate con Grand Theft Auto, voci dall'oltretomba di Bioshock, gli elicotteri della Seconda Guerra Mondiale di Call of Duty e chiacchierate interessantissime sull'ansia per l'uscita di Far Cry 2, io mi dedicherò a voi cari lettori...

Raccontandovi le mie giornate senza azione ma fatte dalle storie dei tassisti che una volta in pensione vogliono trasferirsi in sud america con la moglie o degli acciacchi della mia vicina di casa settantenne che quando mi becca in cortile so che salirò le scale di casa dopo almeno un quarto d'ora...O i racconti di scuola del bimbo che verrà a fare i compiti qui oggi pomeriggio o di quanto io non abbia voglia di pulire il bagno il sabato mattina.

Ma oggi è sabato mattina...


sabato 4 ottobre 2008

TEMA: Descrivi il momento più felice vissuto da una persona a te cara

Svolgimento

Il momento più felice vissuto da una persona a me cara è stato quando il mio fidanzato ha comprato un televosore LCD.
Da allora la sua vita è cambiata.
Da quando è arrivato a casa con il pacchetto imballato di Mediaworld non fa altro che accendere la tv, provare il digitale terrestre, cambiare l'audio, sistemare l'equalizzatore, aumentare il contrasto, passare da 4:3 a 16:9 nel momento in cui Franco di Un posto al sole vede la sua fidanzata che bacia il suo miglior amico e fare tante altre cose di cui prima non si era mai interessato (la tv è stata sempre sotto la mia autorevolissima giurisdizione).
Da quel momento succede anche che a qualunque ora io rientri dal lavoro, lo trovo con la tv accesa. Mentre prima subivo (ammettendo) le sue accuse di essere una tele-dipendente, adesso lo ritrovo a guardare davvero le peggio cose: dallo speciale sulle stigmate di Padre Pio al Ballo delle debuttanti (e si giustifica dicendo: E' bello vedere come ballano!, stessa scusa che usa per giustificare i momenti in cui lo pizzico a vedere Amici di Maria De Filippi), da Ulisse (che mi sta anche bene) a Voyager (questo proprio no), da Yu-gi-Oh a Verissimo.
Da quando è arrivato l'LCD nella nostra vita, la prima cosa che fa appena torna a casa è accenderlo, senza alcun interesse per il canale sul quale è sintonizzato.
L'importante è che sia acceso.

In quei momenti penso davvero a quanto è bello vederlo cosi' felice.

venerdì 3 ottobre 2008

Pfiùùù!!!


Settimane intense, le mie.


Nove ore di lavoro, modelle da gestire, eventi a cui partecipare per conto dell'azienda, il golf, la lavatrice, la spesa, il bagno da pulire, un compagno da non dare per scontato.
In tutto questo, trovo lo spazio di far giocare un bimbo di sette anni con la Nintendo Wii.
Non contenta, ultimamente ho deciso che questo bimbo, essendo una frana a scuola, avesse bisogno di qualcuno che si mettesse giù con lui a fare i compiti.
Non dico giorno per giorno (anche perchè sarebbe notte per notte) ma almeno il sabato pomeriggio.
La sua famiglia è peruviana, la mamma lavora per l'agenzia cconcessionaria dei servizi di raccolta rifiuti a Bologna, del padre non si è mai parlato, la sorella di 21 anni impiegata anch'essa nella pulizia delle strade la mattina alle quattro.

Mi sono detta che decisamente io sono più fortunata.

Che qualcosa di storia, italiano e matematica la ricordo ancora.
Che se posso fare qualcosa oltre che mettere a disposizione la Wii (di cui a breve si scoccerà) è conveniente che io lo faccia.

Chi mi conosce bene è abituato a questi miei attacchi di fatebenefratellismo.
Però questa volta è diverso.
Perchè è cosi' facile fare felice un bambino.
Perchè è bellissimo cercare di spiegare il perchè il verbo "avere" fino ad "Egli" conserva la "h" poi in "abbiamo" e "avete" la perde.

Perchè far capire la differenza temporale fra il passato prossimo, il trapassato prossimo e l'imperfetto è un buon modo per riguardare un po' anche il tuo passato.


lunedì 22 settembre 2008

Equinozio d'autunno

Equinozio d'autunno:

Oggi è una grande giornata siori e siore...
Buttate top e i pantaloncini e tirate fuori maglioncini di filo e giacchetti...

Buon equinozio d'autunno a tutti!

domenica 21 settembre 2008

Il sabato la spesa...


Partendo dal presupposto che ho sempre odiato i centri commerciali e che ho sempre preferito i negozi, caso per caso, e il supermarket a conduzione familiare sotto casa.
Considerando poi tutti gli eventi ad esso collegati e che si riproducono a ritmi inverosimili (vedi le feste messicane o anni '80 nelle gallerie dei centri, le strutture megalomani per bambini, i corsi di disegno organizzati il sabato pomeriggio ecc. ecc.).

Ieri pomeriggio, un normalissimo sabato pomeriggio, anche a me purtroppo è toccata la spesa.
Carrozzati io e il mio patato come se dovessimo scalare l'Everest, eravamo così abbigliati.
Il mio patato: polo, jeans, nike shox e giacchetto nero.
Io: jeans, maglioncino doppio filo, air max.

Mentre prendevo le melanzane per la parmigiana di stasera e come al solito mi passava davanti e sopra mezzo mondo, sono stata assalita da un forte disagio. Mi sono sentita ad un certo punto completamente fuori luogo e guardandomi intorno ho capito il perchè.

Tutte le donne intorno a me con figli al seguito erano così abbigliate: magliette super aderenti, gonna corta o al ginocchio a seconda della grandezza del proprio figlio (figlio grande = minigonna; figlio piccolo = gonna al ginocchio); scarpa lucida con tacco 9, bauletto Louis Vuitton.

Ora mi chiedo: qual'è l'abbigliamento giusto per andare a fare la spesa?

Qual'è il modo ottimale per vestirsi in una giungla commerciale fatta di chilometri di scaffali con la possibilità di scegliere tra undici tipi diversi di tonno?

Quali scarpe sono più adatte per correre a prendere l'ultima zucchina o per difendersi dalla nonna che ti passa davanti alla bilancia della frutta?

Quali sono le condizioni migliori per stare mezz'ora abbondante in fila alla cassa col bambino nel carrello davanti che strilla perchè vuole il kinder sorpresa e la famigliola dietro che si appoggia a te cosi fa prima il conto?

No. Ditemi voi.

sabato 20 settembre 2008

Bollettino dal fronte n.7


Buongiorno a tutti.
Colazione, caffè, solito giretto del sabato mattina sulla maggior parte dei quotidiani on line e un po' di zapping.
Sebbene condivida l'opinione di Gaber secondo la quale: "Gli italiani leggono poco i giornali. Sono confusi e non sanno cosa accade davvero in Italia. Figuriamoci se li leggessero...", mi ritrovo comunque a compiere questa pratica.

Andiamo dunque con ordine:

- Brurnetta parla su La7 di quanto sia giusto operare un profondo rinnovamento. Mentre lo osservo e lo ascolto, colgo, in un'attimo di zoom out della telecamera, i piedi penzoloni dalla poltrona mentre in un secondo momento lo vedo seduto sul bordo con i piedi appoggiati a terra. Poi non ditemi che le persone con gravi complessi di inferiorità non diventino megalomani. Ho pensato ad Hitler che non ammesso all'Accademia delle Belle Arti di Vienna scalzato da numerosi ebrei ha fatto poi quello che ha fatto...Ok, non paragonerò Brunetta ad Hitler ma forse un mezzo olocausto di "fannulloni" lo sta facendo pure lui;

- ANSA del fallimento della dodicesima banca statunitense, converrete con me su quanto sia vicina la realizzazione del progetto della fattoria autosufficiente in mezzo ai monti della Basilicata;

- il solito disastro Alitalia (ma meglio sarebbe dire "Ahl'italia", da blob) a dimostrazione di quanto con la cordata chi ben conosciamo ci si è impiccato;

- intercettazioni si, intercattazioni no: autorizziamole ma non usiamole come prove, come dire ad un bambino: "Ti compro un giocattolo ma poi devi tenerlo tutto il tempo nell'armadio perchè non puoi giocarci";

- Al Qaeda e i suoi nuovi video di minaccia con tanto di orologio e fucile (presagi temibili di pubblicità occulta);

- le solite notizie di cronaca, un padre che trucida la famiglia, la vecchietta investita dal pirata della strada, la droga, la camorra e la strage di ragazzi ghanesi a Castelvolturno;

E infine, un piccolo particolare imperdibile: l'appello di Papa Benedetto XVI contro i media che minano la morale e la famiglia (bla bla bla).
Fin qui niente di nuovo.
La cosa che mi ha fatto trasalire però è che ho trovato questa notizia nelle pagine dedicate alla politica.

E sono saltata sulla poltrona.
Mi sarei lussata una caviglia se anch'io non toccassi con i piedi per terra!

martedì 16 settembre 2008

Sottili differenze


Bisogna guardarle le differenze.
Anche se sono sottili.
Ma anche (attacco di veltronite) se sono macroscopiche.

Perchè le differenze ci sono.

E' diverso lavorare in un ente pubblico per 6 ore al giorno piuttosto che lavorare per un privato 9/10 ore al giorno.

E' diverso lavorare per un ente pubblico 6 ore al giorno ma fare un'ora di treno la mattina e una al pomeriggio rispetto che lavorare per un'azienda privata 10 ore al giorno ma vivere a 15 minuti di autobus dall'ufficio.

E' diverso lavorare in un posto dove alle dieci e mezza la mattina arriva la colazione dal bar e sei in pausa per una mezzoretta, oppure dopo pranzo è impossibile lavorare allora c'è un'ora di pausa con tanto di giretto in piazza piuttosto che lavorare in un posto dove non hai nemmeno il tempo di fare la pipì con rischio cistite acuta dietro l'angolo.

E' diverso lavorare in un posto senza stress, senza pressioni ma anche (veltronite 2, Crozza docet) senza gratitudine o soddisfazione...Senza infamia nè lode.

E' diverso lavorare in un posto dove per crescere e per fare carriera non devi obbligatoriamente aspettare l'Arcangelo Gabriele che interceda per te ma devi semplicemente continuare a lavorare nonostante la pipì da fare da due ore, tua madre che telefona per chiederti se hai mangiato e se va tutto bene, il tuo ragazzo che ti chiede che cosa mangiamo stasera ( e per fortuna che te lo chiede e va a fare la spesa anche per te!), un cliente che improvvisamente ha deciso di raccontarti la sua vita per telefono e tu che pensi continuamente al progetto del chiosco sulla spiaggia a Capo verde con il tuo amico o alla fattoria con tanti animali nella quale ti trasferirai presto...

Molto presto.

sabato 13 settembre 2008

Per fortuna


Per fortuna ci sono i fine settimana che ci distendono i nervi.

Per fortuna ha ricominciato a piovere e l'aria si è rinfrescata un po'.

Per fortuna esistono le pizzerie dei Fratelli La Bufala che fanno la pizza col bordo alto come piace a me.

Per fortuna esiste il mare anche quando fa freddo e non c'è nessuno.

Per fortuna è arrivato il maestrale e stasera ho messo la giacca e i pantaloni lunghi.

Per fortuna esitono le famiglie e le vecchie zie del nord che ti salutano al telefono esordendo "Ciao bella gioia!" e al telefono si capiva che sorrideva ed era felice.

Per fortuna che al telefono si capisce se ridi o no.

Per fortuna esiste l'amore che va difeso sempre, in ogni caso.

Per fortuna stasera ho frenato in tempo vedendo il semaforo rosso e non me ne sono accorta dal CID che avrei dovuto compilare con il proprietario della Porsche.

Per fortuna oggi mi ha chiamato Dodò per dirmi che sarebbe andato a vedere Kun-fu Panda e per chiedermi se io l'avevo già visto e al telefono non l'avevo proprio riconosciuto, sembrava così grande.

Per fortuna qualcuno ha ancora tanto coraggio da mettere al mondo dei figli, magari gemelli.

Per fortuna esistono le nuvole così quando pensi che tutto sia fermo inizi a guardarle e ti accorgi che non è così.

Per fortuna esiste la fortuna...

Devo farlo...


I miei lettori perdoneranno questa mia piccola mancanza deontologica ma usare il mio blog per segnalarne altri, attraverso un post, non mi è mai interessato.

Per intenderci, non me ne sono mai andata svolazzando con la nav-bar a lasciare commenti di fiore in fiore solo per farmi conoscere.
La maggior parte delle mie visite arrivano da chiavi di ricerca tipo "travasare il basilico" o "flinstones". I misteri dei bot di Google...

Nonostante abbia prestato giuramento a Sholes (Christopher Sholes, inventore del sistema QWERTY), vi consiglio disinteressatamente il blog ctpc2008.wordpress.com.

Visto che in Crif si lavora tantissimo, il mio patato e i suoi ottimi colleghi non fanno altro che passare il tempo ad organizzare qualcosa da fare: cene in posti improbabili, partite, corsi di ogni tipo (doppiaggio, golf, barman, teatro, fotografia, salsa e merengue) ma soprattutto match di tennis.
E così nasce il Circolo Tennisti Per Caso: si sono messi d'impegno, vogliono farlo davvero...Giocare almeno una volta o due a settimana.

Hanno investito in calzoncini, polsini, visiere, racchette e palline e hanno aperto un blog dove postare report per ogni gusto: dalle loro storie personali al pranzo dello sportivo.

E visto che almeno tre dei soci fondatori potrebbero partecipare a "L'Isola dei Formosi", vi assicuro che la descrizione dei loro pranzi è imperdibile.

Io invece ho già inoltrato richiesta al CDA del Circolo per ottenere i pass stampa e documentare attimo per attimo il mitico primo incontro di mercoledì con i soci al completo.

Non perdetevi quindi i primi pettegolezzi che inizieranno a trapelare, la tensione crescerà nei prossimi giorni e l'aria si taglierà a fette...Di culatello di Parma però!

venerdì 12 settembre 2008

Bollettino dal fronte n. Alfa

Che periodaccio ragazzi...
10 ore di lavoro al giorno, discussioni di ogni tipo, ma perchè, ma forse, piuttosto, ma dai, ho paura...

Un 2008 da cancellare fino ad ora.
Da aspettare pazientemente che arrivi il 2009 e non fare nulla.
Solo aspettare.

Perchè tutto può essere interpretato in due diversi modi almeno.
Tutto può avere due aspetti opposti, può sembrare una cosa ma anche il suo esatto contrario.
E non si scappa: perchè tu la interpreterai in un modo, l'altra persona a cui devi far capire quella cosa l'ha interpretata nell'altro modo.
E' tutto una questione di altro.
Meccanismi puramente umani, dinamiche che ci distinguono dagli animali.
Sebbene tutto di noi umani funzioni esattamente come gli animali.

E poi le aspettative e le paure.
Le cose che non vanno e le cose che sembra tu non possa far niente per cambiarle.
Gli sforzi per arrivare da qualunque parte e quelli per tornare indietro dopo essere arrivati.
La fatica per riuscire a contare qualcosa per qualcuno e quella per smettere di contare qualcosa per qualche altro.
Riuscire ad essere felici per le cose belle e tristi per le cose brutte, e non viceversa, riuscire ad essere tristi per le cose belle e felici per le cose brutte.
Trovare un equilibrio in un momento di svolta della propria vita quando bisogna iniziare a raccogliere i frutti di un anno di terreno a maggese, un anno di coltivazione intensa e un anno di attesa che i frutti arrivino.
Smettere di pensare che c'è sempre qualcuno migliore di noi e iniziare a pensare che tutto sommato andiamo bene lo stesso.


Mi capirete quindi se in questo periodo mi leggerete poco.
Sarò io a leggere tantissimo altro.

giovedì 28 agosto 2008

9 crimes

"It's a small crime
And I've got no excuse..."

L'odore della pioggia

Mia madre urla, che puzza! o si lamenta di quanta umidità ci sia. Corre a chiudere tutte le finestre ed è triste perchè non ci sarà più il sole per un po'.


Io invece adoro l'odore della pioggia.

Preannuncia un temporale, uno scroscione d'acqua che ti costringe a rimanere in casa e metterti un maglione addosso.


Ti costringe a correre al riparo da qualche parte e di aspettare che spiova, magari in compagnia.


Ti permette di mandare all'aria tutti i tuoi programmi con una sana e robusta giustificazione.


Ti consente, visto che hai mandato tutto all'aria, di rimanere alla finestra ad aspettare.


Ti costringe a pensare tanto ormai non puoi più fare niente.

E ti offre la possibilità di scegliere a cosa pensare.


Oggi è arrivato un gran temporale estivo, annunciato da nuvoloni neri e un odore di pioggia fortissimo.

Era più di un mese che non mi sentivo così bene, che la pioggia non mi permettese di riflettere.
E soprattutto che mi permettesse di capire che questa estate lavorativa sta finalemente finendo.

E non sono felice solo perchè io quest'estate ho lavorato.
A me l'estate di solito non è mai piaciuta.
Io sono un animale invernale; d'estate vado in letargo.
Sarà la pressione 90/65. Sarà la glicemia a 67 (valori di riferimento 70-110).
Sarà che odio andare in giro mezza svestita ("Meglio sorprendere che deludere") ma come si fa altrimenti?
Sarà che odio sudare o confrontarmi sempre (ogni estate) con le mie amiche che sono sempre (ogni estate) più abbronzate di me.
Perchè sarà che odio mettermi ad abbrustolire al sole.
Piuttosto facciamo un bel castellone di sabbia con i bambini degli ombrelloni accanto.
Quelle fortezze enormi con 17 ponte levatoi, 44 torri e altrettante bandierine dei panini chieste al bar del lido, così passa un pomeriggio e io ho preso sto' maledetto sole comunque.

Oppure uccidiamo i bambini degli ombrelloni accanto e leggiamo.
E non Chi? o Novella 2000 (dove non usano i congiuntivi).
Anche le indicazioni del bagnoschiuma andrebbero meglio.

Insomma, i nuvoloni neri andranno via, poi tornerà il sole e poi ancora, chissà, pioggia e tempeste.
Mettiamoci addosso un maglione, ripariamoci sotto un ombrello ma sopratutto teniamo sotto il costume da bagno...

domenica 24 agosto 2008

Ma i Rosso Acceso lo vedono il fumo sull'acqua?

Ta tan taaa - tan ta ta taaaa...

Ma me ne sono accorta solo io o sono io l'unica a cui si drizzano i capelli quando sento la pubblicità di Lucignolo?
Possibile che non se ne sia accorto nessuno?

Parliamone.
Musichetta (si, musichetta!) "Smoke on the water" dei Deep Purple...
Ta tan taaa - tan ta ta taaaa...
Qualcosa tipo "Volete le Luci Angel sul vostro telefonino? Basta che mandate...".
"Basta che MANDATE"
"Basta che MANDATE"
Si, "Basta che MANDATE".

E il congiuntivo?
Questo meraviglioso modo verbale che tanto ci contraddistingue nel mondo?
Tutto quell'apparato di sentimenti che il congiuntivo esprime?
Dubbio, timore, irrealtà?
Volontà, aspettativa?
Concessione, comparazione, interrogazione?

Voi dite che il sopra esposto Mario Giordano, direttore di Studio Aperto e ideatore di Lucignolo, il congiuntivo lo usi?

E allora, iscriviamoci tutti al Comitato SIC - Salviamo il Congiuntivo, un mirabilissimo esperimento di una scuola media alla quale sono arrivate tante richieste di adesione tra cui la mia!
Dai, ragazzi, iscriviamoci tutti al SIC...
"Basta che SALVATE il congiuntivo"!

giovedì 21 agosto 2008

Sirtaki!



Io amo i greci!!!!
Sebbene una mia amica dopo una scottante delusione d'amore con un greco (ma scottante all'inverosimile, del tipo che lei si trasferisce per lui in grecia, arriva all'areoporto e inizia a cercarlo in città e lui non esiste, nessuno lo conosce o lo ha mai sentito nominare) mi dica continuamente di stare alla larga dai greci.
E non perchè una coppia di amici è appena tornata da Cefalonia e ho appena visto le foto..
No...
E' perchè a Bologna, alle ore 20.36 del 21 agosto 2008, mentre sono sola a casa e sola in città, con 30 gradi e con il frigo vuoto (due carote e un kiwi!), il ristorante greco è l'unico che mi consegna a domicilio il pollo con le patate!
W LA SALSA TZATZIKI!!!
W LA FETA!!!
W LA PITA!!!
W IL SIRTAKI!!!

Buon appetito a tutti...

lunedì 18 agosto 2008

Cerchi nell'acqua


Frantumare le distanze
superare resistenze
e riconoscersi per creare
camminare senza chiedersi perchè

Il tuo viso, le mie mani
sono la stessa gioia immensa
è luce invisibile da succhiare
camminare senza chiedersi perchè

E fermarsi un istante per considerare
che il respiro è un dettaglio che ci rende uguali
come cerchi nell'acqua che non sanno nuotare
s'infrangono

Frantumare le distanze
superare le esistenze
e riconoscersi per creare
camminare senza chiedersi perchè

E fermarsi un istante per considerare
che ogni istante si scioglie in quello a venire
come cerchi nell'acqua che non sanno nuotare
s'infrangono
s'infrangono

(Paolo Benvegnù)

sabato 16 agosto 2008

Magnificat

Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perchè ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nel pensiero del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre."
Luca, 1,39-56

Questo brano, tratto dal Vangelo di Luca, raccoglie le parole che Maria ha pronunciato davanti a sua cugina Elisabetta, madre di Giovanni il Battista (si, Gesù e Giovanni Battista erano cugini!).
E' noto con il nome di "Magnificat".
Viene recitato ogni 15 agosto per ricordare l'Assunzione di Maria Vergine al Cielo.

Come non si può non crederle guardandoci un po' intorno?
Come non si può vedere quanto siano innalzati gli umili, quanto rovesciati i potenti dai troni, quanto vuote siano le mani dei ricchi?


giovedì 14 agosto 2008

Buon ferragosto!


Per questo primo ferragosto cittadino voglio augurare a tutti coloro che avranno da divertirsi...Buon Ferragosto!
Buone spiagge affollate!
Buone "Mueve la colita!"
Buona anguria messa al riparo sotto la sabbia (o sul bagnasciuga)!
Buone arrostite!

Io mi consolerò con il gelato davanti alla tv...
Che notizie darà Studio Aperto il giorno di ferragosto???

mercoledì 13 agosto 2008

Non posso resitere!

Voglio proporvi un articolo, nella sua forma integrale, cosi come è apparso su Vanity Fair del 13 agosto 2008.
Non lo commenterò. Voglio solo proporvelo.

Le verità oscurate: quelle del Tiepolo e quelle di Berlusconi

di Pino Corrias


Ha il titolo che sembra un destino, La Verità oscurata dal Tempo, l'affresco del Tiepolo che Silvio Berlusconi ha appena fatto ritoccare con la menzogna di un computer. La donna ignuda, scelta per decorare la sala stampa di palazzo Chigi, è stata coperta con un drappo virtuale perchè a vedersi "non sta bene". I suoi capezzoli oscurati per pruderie e decoro. Ma senza accorgersi che il gesto avrebbe illuminato, per contrappasso, il suo contrario, che è poi l'oscenità di dire e danzare il falso.

C'è più di un'affinità nel colpo d'occhio che sovrappone l'affresco ritoccato a un Presidente che monta capelli e palpebre e sorriso rifatti con le stesse competenze digitali dai chirirughi del restauro. Capaci di molti miracoli, compresi quelli di rivestire, oscurandole, le Verità del Tiepolo e quelle private del premier.

Molto prima dell'immunità, Silvio Berlusconi aveva incassato la sua prima condanna proprio per "falsa testimonianza", negava di essersi mai iscritto alla P2, Tribunale di Venezia, anno 1990, con successiva amnistia a cancellare reato e pena. Ma non il vizio, l'attitudine, l'automatismo che Montanelli definiva "sbalorditiva, perchè è lui il primo a credere alle bugie che dice".

Nel 1564 le autorità vaticane ingaggiarono Daniele Da Volterra, per rivestire le nudità dipinte da Michelangelo sui soffitti della Cappella Sistina. Sparirono dozzine di genitali maschili e femminili. Il Giudizio Universale fu rivestito di drappi colorati, la sua verità svuotata. Il pittore passò alla storia come Il Braghettone. Oggi al Potere basta un computer per occuparsi di nudità.

E a Silvio Braghettoni un telefono.




La Verità come appariva prima (a sinistra) e come appare ora (a destra).


lunedì 11 agosto 2008

La notte di San Lorenzo



Hai voglia ieri sera ad esprimere desideri...

Che i miei cari stiano sempre tutti bene...

Che riesca a comprarmi un giorno una casetta tutta mia...

Che riesca a non far scappare anche Eugenio a gambe levate...

Che riesca a sopportarmi sempre e a ridere di tutti i guai che combino, delle cose che rompo e i pasticci in cui mi ficco...

Che a Berlusconi un giorno o l'altro arrivi una scarica diarrotica nel bel mezzo di un discorso in Confindustria o che si becchi il tetano a raccogliere la spazzatura per strada...

Che in Georgia gli oleodotti scoppino all'improvviso facendo disperdere tutto, così nessuno potrà più metterci le mani sopra...

Che i ministri di Berlusconi, i ministri della Giustizia e i ministri di Dio la smettano di interessarsi alla morte di Eluana Englaro...

Che alle prossime olimpiadi gareggi anche la "nazionale tibetana"...

Che le coppie di fatto di qualunque specie siano riconosciute a tutti gli effetti...

Che vengano abolite dal vocabolario parole come "handicappato", "mongoloide", "negro", "terrone"...

Che Rocco Papaleo vinca l'Oscar come miglior attore protagonista in un film di Salvatores sulla Basilicata e che quando salga sul palco mi ringrazi per averlo amato in tutti questi anni...

Che un giorno riesca a mettere insieme una batteria, una tromba, una chitarra (e Giovanni a suonarla), un pianoforte e un contrabbasso e io che canto "The girl from Ipanema" in un localino su una spiaggia...

Che la smetta di sognare così tanto e mi rimetta a lavorare...

giovedì 7 agosto 2008

Qualcuno grida aiuto!

Cari visitatori e visitatrici,
un mio amico urla disperatamente aiuto.
Il ragazzo è molto povero e grazie a questo concorso fotografico forse potrà avere i soldi per venirmi a trovare in Basilicata e non arrivare a mani vuote.
Vi prego, votate le sue foto!
Grazie, grazie davvero di cuore!

Vota Concorso Fotografico

ERRATA CORRIGE: Il link dei giorni precedenti era sbagliato. L'autore della fotografia aveva inviato un html sbagliato.
Non vi fa pena a confondersi cosi? Dai, allora votatelo!

martedì 5 agosto 2008

Finalmente Sirmione!

Quasi non ci credo nemmeno io!
Sono riuscita a pubblicare le foto fatte a Sirmione il 26 luglio!
E ho fatto tutta da sola!
Non ho ritoccato nulla però, le ho selezionate ed esportate con quella macchina di distruzione dell'autostima che è Lightroom!
Le foto sono tutte scattate dall'ingegnere informatico che mi ciabatta per casa in mutande (visti i 36 gradi di Bologna!) quindi non ne rispondo...
Il fatto è che quasi certamente non dovrò mai risponderne visto che le foto sono sempre bellissime, hanno tutte l'x-factor, un taglio particolare o un punto di vista originale.
I miei commenti sono quindi del tutto superflui!
Anche se il mio amor continua a blaterare che sono tutte da rivedere, da bilanciare, da drizzare ecc.
Probabilmente è anche vero ma:
1) per pubblicarle avrei dovuto aspettare un annetto buono;
2) alzi la mano chi si accorge che una foto ha il cielo bruciato, un orizzonte un pelo storto o ha il bilanciamento del bianco sbagliato (io direi al massimo: "Amore, è un po' rossiccia!");
3) non è un blog o un forum di fotografia. Relax, take it easy!
Fatevi dunque allegramente i fattacci nostri...
Essi sono a vostra completa disposizione!


Sirmione


lunedì 4 agosto 2008

ANSA


BOLOGNA - Sono stazionarie le condizioni di una giovane e brillante 26enne di origini lucane assalita e colpita da 18 punture di zanzara tigre. La ragazza stava assistendo ad una partita di tennis durata per cause imprecisate ben due ore. Dopo aver passato la maggior parte del tempo ad uccidere le zanzare che assalivano invece la sua amica, C., le rimanenti sopravvissute hanno accoratamente assaltato le uniche zone scoperte del corpo della giovane: schiena (dannati siano i pantaloni a vita bassa) e braccia.
La gravità dell'avvenimento non è stata subito chiara.
Il giorno dopo infatti, sabato 2 agosto, la ragazza si è svegliata in preda alle convulsioni da prurito ma attraverso il nirvana raggiunto durante i suoi 8 anni in Tibet (7 troppo scontati), riesce tutt'ora a resistere agli attacchi.
La giovane resiste con tutte le sue forze all'applicazione di creme contro le punture di insetti mentre l'Associazione Farmacisti di Bologna dichiara: "E' sbagliato resistere, si rivolga il prima possibile a noi".
Da Bologna è tutto, linea allo studio.

giovedì 31 luglio 2008

Mareggiata


Sono amareggiata.
Sono amareggiata per un sacco di motivi.
Perchè mio padre continua a spiegarmi le analogie tra l'Italia e l'Argentina.
Perchè mi rendo conto che così non possiamo andare avanti.
Perchè paghiamo una multa salatissima all'UE per Rete4, perchè abbiamo aiutato Alitalia con 3 mln di euro (e l'azienda di mio padre perchè non viene aiutata?) e perchè ci dicono che è indispensabile fare tagli...A noi?
Perchè passerò agosto a Bologna per la prima volta in vita mia perchè il mio contratto non prevede ferie, malattia infortunio ecc. (per fortuna lavoro con esseri umani).
Perchè mi manca casa mia, soprattutto in questo periodo che c'è un via vai di parenti, amici, cani, gatti, grigliate e mangiate in montagna, spaghetti all'una di notte.
Perchè ogni rumore giù in cortile mi ricorda mia madre in taverna che si lascia cadere dalle mani le pentole o che parla con i vicini mentre io ancora sonnecchio.
Perchè penso all'odore d'estate a casa mia, in campagna e alla luce delle giornate chiare chiare che fanno sembrare tutto più verde.
Perchè non sono fatta per vivere in città.
Perchè penso che non abbia senso vivere per lavorare.
Bisognerebbe che accadesse il contrario, che fosse importante lavorare per vivere.
E quindi non ha davvero senso stare qui, a Bologna solo perchè qui ho un lavoro.
In Basilicata ho mia madre e mio padre, una casa grandissima, un sacco di alberi e prati e l'acqua che scorre freddissima.
Potrebbero bastare.
E invece così non è. E io non posso farci niente.
E così mi sento come quella barca là sopra.
Strapazzata dal mare grosso.
Tanto poi si calma...

martedì 29 luglio 2008

Non se ne può più

Non se ne può più di lavorare full time.
Con 34 gradi a Bologna.
Con le strade chiuse per consentire i lavori del Civis (un super mega galattico mezzo di trasporto elettrico che collegherà un estremo all'altro della città).
Con tutti in ferie o in partenza.
Con il cortile del condominio che diventa sempre più vuoto (solo noi e qualche over 70enne ormai ci diciamo buongiorno la mattina).
Con tutto quello che ho da scrivere.
A partire dai libri nuovi che ho letto, che non mi hanno cambiata la vita ma ma ci sono andati molto vicino.
Con tutto quello che ho da leggere (vedi i link ai blog qui accanto).
Con tutto questo fervore politico, far approvare emendamenti prima della pausa estiva, pulire Napoli, far saltare teste (non quelle dei piani alti, figurarsi!) di fannulloni statali parassiti e mangia-bambini, darsi da fare che di tempo ce ne vuole tanto a prendere tutte le impronte digitali di quei diavoletti ROM, andare in Romania come atto di solidarietà e di tolleranza.

Fino ad arrivare a trovare il tempo per pubblicare le foto perchè sarebbe davvero un peccato non renderle visibili al mondo intero, non farci sbeffeggiare da chiunque per quanto poco siamo fotogenici o perchè di cavolate ne sprechiamo.

Come già annunciato precedentemente, abbiamo deciso, non avendo settimane di ferie continuative, di passare tutti i nostri weekend alla volta di posti nuovi e mete sconosciute.
All'avventura, spesso.
Accompagnati, ancor di più.
Spennati, con totale certezza.
Cosi questo weekend siamo andati a Sirmione, sul Lago di Garda, insieme ad una coppia di amici.
Per fortuna abbiamo evitato l'ennesimo peeling (siamo i turisti preferiti di tutti i ristoratori, albergatori, gestori di stabilimenti balneari, negozi di souvenirs che vendono pile a 5 euro) e abbiamo deciso di non rimanere a dormire li'.
Siamo tornati a Bologna e abbiamo dormito tra le rassicuranti mura di casa.
Il giorno dopo però siamo andati al mare e ci siamo lasciati spennare ben bene anche li'.
Siamo capitati in un lido da 28 euro ombrellone e lettini.
Con un via vai da passerella sia maschile che femminile (mentre io rosicavo arrotolata nell'asciugamano per non far vedere le mie generose rotondità!).
Mah...Io continuerò a ripeterlo: la mondaneità non mi appartiene, sono decisamente a mio agio invece alla sagra della zampina di Sammichele (http://www.zampina.it/ e anche http://it.wikipedia.org/wiki/Sammichele_di_Bari, imperdibili!).

Spero di poter pubblicare presto le foto.
Non vi assicuro tempi brevi, state tranquilli.
Aspetto infatti che l'Oliviero Toscani de noantri si decida a trasformarmele in jpg perchè adesso non posso più farlo io..
Eh si, le foto non si sviluppano più con photoshop in casa mia, no!
Con Lightroom...Che è una cosa tutta strana, tutta nera e tutta in inglese!
E la mia bridge, invece, ha rovinosamente deciso da un giorno all'altro di non accendersi più, nonstante il mutuo per pagare le pile!Ah, povera me!

PS: Nicò, era meglio rimanere a dormire sul lago di Gardaland? Cosi potevamo stantanizzare il follone!

martedì 22 luglio 2008

Ferie finite

E adesso se ne parla a settembre.
Giustamente.
Intanto a Bologna rimarremo io, il mio capo, qualche gestore di bar e il proprietario del negozietto di souvenir in Viale Indipendenza.
Cosi è deciso, l'udienza è tolta.
In compenso, andremo su e giù per l'Italia durante il weekend spendendo esattamente quanto un paio di mesi in Norvegia mangiando pasta e pizza tutti i giorni.
Il livello di portafoglio quindi rimarrà invariato come se facessimo una vacanza vera e propria.
Sarà per questo che io andrò in giro ad agosto con il sorriso sulle labbra...
Perchè ogni venerdi sarà come partire per le ferie insieme ai due milioni di italiani con i quali ci ritroveremo in autogrill.
Perchè ogni domenica mi ritroverò in riviera insieme a topless e perizoma maschili.
Perchè non mi sfiorerà nemmeno la preoccupazione della prova costume.
Perchè verranno i miei genitori a Bologna: mio padre mi riparerà tutte le perdite armato di silicone Saratoga e mi sistemerà finalmente lo specchio della camera che pende mentre mia madre mi aiuterà a pulire gli infissi e mi preparerà il pranzo cosi potrò tornare a casa a mangiare.
Insomma, un paio di aspetti positivi possono esserci...
Vi prego, ditemi che ce ne sono, vero?

Intanto vi propongo le foto del Gran Sasso.
Luoghi visitati: Castel del Monte (e i suoi lupi), Calascio (con la sua rocca all'interno della quale hanno girato Lady Hawk), Capestrano (che di bello ha il castello e avrebbe anche la più grande scultura italica, il guerriero di Capestrano, se solo non fosse a Chieti mentre li abbiamo visto una terribile riproduzione in gesso...Tanto io ci sono andata per farmi offrire il caffè da Giovanni che ci ha fatto scoprire un alimentari dove per 6 panini, con un etto di salumi dentro a panino, abbiamo speso 14 euro...Consigliatissimo!), Sulmona (dove mia madre e la sua amica ci hanno trascinato per comprare i confetti...Mah!), Santo Stefano di Sessanio (uno dei più bei borghi medioevali d'Italia comprato dalla famiglia De Medici di Firenze, se vi capita fermatevi al Punto Informazioni Turistiche e chiedete di Loredana, esperta di arte sacra, deliziosa!), Bominaco (con l'oratorio di San Pellegrino affrescato dai monaci benedettini e che rappresenta il secondo ciclo dell'arte medioevale abruzzese, dove chiaramente non si possono far foto, e la Chiesa di Santa Maria Assunta).
Buona visione!

Gran Sasso


giovedì 10 luglio 2008

Sospensione momentanea delle ferie


Miei cari visitatori,
approfitto di questo momento per pubblicare un po' di foto di questi giorni.

Perchè, sapete, tra circa una ventina di minuti (sono le 23:44 del 10 luglio 2008) uscirà il nuovo i-Phone 3G e il mio ingegnere informatico è in fila insieme ad altre 300 persone dalle dieci di questa sera davanti al concessionario Tim.
Una bella fortuna se pensate che davanti all'Apple Store di New York c'è gente in fila da quattro giorni!

Insomma, mentre il mio patato aspetta di prendere la nuova versione dell'i-Phone (questo significa che per vicinanza parentale e per certe cosette che solo io posso fare, il vecchio i-Phone passa a me!), io vi faccio vedere un po' di foto di questi giorni!
Ci vediamo tra una decina di giorni, con le foto del Gran Sasso (The Big Rock!)

PS: Le foto che vedrete sono tutte scattate con la mia nuova fiammante fotocamera Kodak Z812, una bridge che non scatta in raw (e cosi sia), che fa automaticamente il bilanciamento del bianco e che solo se voglio (e sottolineo SOLO SE VOGLIO) mi consente di personalizzare un po' gli ISO, i tempi e l'apertura.
Amen.


Parte Prima - Vacanze Luglio 2008


lunedì 7 luglio 2008

Rientri e partenze


Finito il weekend assolato, ci viene sbattuta in faccia una nuova settimana.
Una settimana un po' strana.
Forse perchè ci sono le nuvole, forse perchè Di Pietro è sempre più incavolato (come dargli torto, aggiungerei), forse perchè l'ingegnere informatico che mi ciabatta per casa è in ferie.
E se Eugenio è in ferie, mettiamoci le scarpette da running e prepariamoci a tour de force inarrivabili: mare, golf, piscina, aquilone, parco, windsurf, maratone su youtube, Mediaworld (tappa quasi quotidiana).
E allora addio mio caro Jasper FForde, ci rivedremo finite le ferie del mio ragazzo.
Addio ferro da stiro o spugnetta per il bagno: non ho più tempo per voi.
Addio Vanity Fair: ti leggerò forse al mare.
Addio blog: ti aggiornerò forse di notte se non sarò troppo stremata.

In compenso sarò abbronzatissima, con un sorriso a cinquantaquattro denti e piena di foto da postare!
A presto!

venerdì 4 luglio 2008

Luglio rovente


E non perchè c'è il caldo africano degli anni precedenti.
Nemmeno perchè salgono i prezzi, scendono i salari e gli italiani non vanno in vacanza.
No.
Rovente perchè Berlusconi sta lavorando tantissimo.
E con lui tutto il paese.
Siamo tutti presi dal Consiglio dei Ministri, tutti affaccendati a far approvare il decreto prima della pausa estiva, siamo tutti in trepidazione a causa di questo lavoro frenetico dei nostri rappresentanti politici, girotondini compresi.
Io davvero incrocio le dita.
Spero davvero di cuore che questa volta il mio beniamino ce la farà.
Io che ho un sacco di inchieste sospese, di processi pendenti e intercettazioni depositate alle calcagna.
Io so che lui sta lavorando per me.
Per me e per tutti i 58 milioni di italiani che si trovano nella mia stessa situazione.
Perchè siamo tanti ad essere sullo stesso barcone per colpa di quei cattivoni dei magistrati faziosi e "sabotatori".
Perchè alzi la mano chi non è mai stato accusato di corruzione, concussione, favoreggiamento, organizzazione a delinquere o aggiotaggio in vita sua.
Perchè siamo in troppi a vivere nel terrore che ci intercettino mentre dettiamo la lista della spesa ai nostri mariti per telefono.
Perchè non è giusto che si sappia in giro che tipo di assorbenti compro, con le ali o senza ali, sono affari miei, cribio!

PS: Mentre scrivo leggo la notizia che esce il lodo dal CdM di oggi e verranno distrutte le intercettazioni della Procura di Napoli tra Berlusconi e Saccà.
Che schifo che mi faccio a fare questo gossip da quattro soldi!


lunedì 30 giugno 2008

Perchè...


Perchè "qualcosa nei tuoi occhi" mi dice che sarà per sempre...
Perchè ci sei e non è solo una sensazione...
Perchè pensiamo troppo a volte...
Perchè guardiamo e ascoltiamo troppo poco invece...
Perchè "non c'è una soluzione, questa casa sa di te"...
Perchè "dipenderò sempre dalla tua allegria"...
Perchè se diamo tutto per scontato torniamo subito indietro...
Perchè c'è qualcosa che va al di là di quello che pensiamo l'uno dell'altro..
Perchè ti piace prendermi in braccio...
Perchè "sei una roccia, sei una pianta, sei un uragano"...
Perchè..."amore, fai casino"...
Perchè ti commuovi insieme a me per le pubblicità della Barilla...
Perchè quando guidi accavalli il mignolino..
Perchè mi prometti sempre che mi farai fare i testacoda con la tua macchina quando sarà ghiacciato...
Perchè insieme abbiamo inventato il democratico giochino delle percentuali...
Perchè i nostri figli avranno il tuo sorriso...
Perchè con te non mi fa più paura nulla...

Discriminiamoli tutti!

Alla parata del gay pride si può andare per tanti motivi.
Per sfilare e manifestare a favore dei diritti delle coppie gay; per chiedere di non discriminare gli omosessuali e di non considerare l'omosessualità come una malattia; per protestare contro uno stato che dovrebbe professarsi laico ma che più cattolico di cosi si muore; per aderire in generale alla causa di maggiori diritti per le coppie di fatto (di qualsiasi "genere" esse siano); per scattare delle belle foto; per ballare come matti per strada; per dire "io c'ero" se un giorno i diritti saranno davvero pari ed opportuni.
La Carfagna è stata certamente il leitmotiv di tutta la parata.
Tutti urlavamo alla sobrietà mentre perizomi, parrucconi e trucchi che colavano dal caldo la facevano da padrone.
Io ci credo davvero.
Io credo davvero che se manifestiamo, se portiamo tutto questo per strada, nelle piazze, qualcosa può cambiare.
Credo che attraverso la solidarietà anche io e il mio ragazzo potremmo avere la reversibilità della pensione o dare informazioni al medico del pronto soccorso perchè solo noi conosciamo il vero stato di salute l'uno dell'altro.
Perchè quando vedrete le immagini dell'album noterete certamente la bambina che salutava dalla macchina la parata.
Perchè magari quando sarà grande lei non discriminerà mai.

Ora, scusate i toni seri ma la faccenda ha diversi aspetti.
Quello che sicuramente preferiamo un po' tutti è quello goliardico!
Quindi, guardate un po' queste foto e divertitevi!

GayPrideBologna2008


mercoledì 25 giugno 2008

Trovo molto interessante...

La mia parte intollerante.

Eh si, perchè non solo mi rende rivoltante tanta bella gente che beve latte alla faccia mia ma forse mi farà perdere anche qualche chilo.
Quei tre maledetti chili che dovevo buttare giù dall'inverno scorso...
Non 2007/2008..2006/2007!!!
Insomma, oltre a risultare intollerante a latte e latticini risulto intollerante alla farina bianca (mah!), allo zucchero bianco (che intolleranza è? E' come essere intolleranti al colore arancione), alla cipolla (e il sugo per la pasta come lo faccio senza il soffrittino?), al limone, al melone, al latte e latticini (e lo sapevo, sennò mica ci andavo dal medico) ma soprattutto...
Ta dah...
Al CAFFE'!

Comincia un'altra epoca: la vita di Maria Grazia senza il caffè.
Credo di aver cominciato a bere il caffè in tenerissima età; penso che ne facessi bere in quantità industriali a mia madre durante l'allattamento, casomai si mischiasse un po'...No, davvero, credo che la mia prima tazzina ufficiale sia in terza media, insieme alla mia prima sigaretta. Quelle poi le ho perse per strada, per fortuna, mi rimanevano pochi piaceri nella vita quindi, tra cui il caffè (una relazione fissa per fortuna mi consente di non rinunciare all'altro!).

Siamo stati bene insieme, io e lui, dico, io e il caffè...
Tanti anni passati insieme...
Tredici, per l'esattezza...Tredici lunghi e aromatici, intensi anni...

Mi svegliava la mattina, mi tirava su nei momenti in cui ero giù, mi ha fatto socializzare con chiunque al bar, a volte era cattivo, a volte era buonissimo, era dolce, con la cremina per cui ho rischiato diverse lussazioni alla clavicola, a volte era proprio quello che ci voleva e mi mancherà...
Dio solo sa quanto mi mancherà!

lunedì 23 giugno 2008

Dedicato



Dedicato a tutte le stagiste e agli stagisti (guardate quello dietro!).
A quelli che lo sono ancora e a quelli che non lo sono più.



Un libro, ogni tanto

Oceano mare
Autore: Alessandro Baricco
Anno: prima edizione 1993
Editore: Rizzoli - BUR
Prezzo: € 8,00
Aggettivo per descriverlo: poetico (è più poesia che prosa)


Ecco un altro romanzo che mi ha cambiato la vita.
Abbastanza snello ma di lettura complicata: è difficile leggere le emozioni che suscita il mare, l'oceano.
Ed è difficile riuscire a descriverlo, il mare, l'oceano.
Baricco ci riesce raccontando la storia di diversi personaggi che si ritrovano tutti alla locanda Almayer (presa in prestito da Conrad) le cui vite si intrecciano, si prendono e si lasciano nel momento stesso in cui tu vorresti che tutto andasse in un altro verso.
Elisewin, malata di vita; il Prof. Bartleboom e la sua enciclopedia sui limiti; il pittore Plasson, che cerca gli occhi del mare e che per dipingerlo usa esclusivamente l'acqua marina, raffigurando vedute oceaniche su tele che restano ostinatamente bianche; Ann Deverià, la madame in fuga dall'amore; Padre Pluche e le sue preghiere; e poi Savigny e Thomas con il suo segreto.
Il libro è diviso in tre libri: Libro Primo Locanda Almayer, dove conosciamo tutti i personaggi, ci affezioniamo e fondalmente non ci capiamo nulla; Libro Secondo Il ventre del mare, un naufragio, una zattera, sangue tanto sangue, dolore, lacrime, cannibalismo; Libro Terzo I canti del ritorno, nel quale tutto si fa più chiaro, i conti tornano e il mare ha fatto quello che doveva fare.
Leggendo questo libro, credo che ognuno scelga un personaggio a cui affezionarsi: per caratteristiche, perchè ci sembra bizzarro e curioso, perchè è il mistero che ci affascina, perchè ci commuove...
Io mi sono affezionata ad Elisewin, una "farfalla notturna" che solo per caso è arrivata sulla terra e si è svegliata umana, ed "è difficile trasformare una farfalla in una donna", adolescente malata di ipersensibilità che solo davanti al mare trova la soluzione per poter vivere la vita fino in fondo, senza aver paura di morire di felicità o di tristezza.
Ed è Elisewin che pronuncia queste parole: "Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio."
Dovremmo avere tutti un po' di Elisewin dentro di noi.

venerdì 20 giugno 2008

Come travasare il basilico

Punto n.1) Premunirirsi di tutto l'occorrente: un giardino; se non si ha a disposizione un giardino, un balcone; se non si ha a disposizione un balcone, la camera degli ospiti; se non si ha la camera degli ospiti, non potete tenere una piantina, nemmeno il basilico; grandi buste Ikea; vaso più grande di quello dove già si trova il basilico (condizione necessaria); terriccio universale (se è piccolo il vaso andate a rubare pure la terra al parco vicino casa vostra); una forbice; un paio di guanti (per non rovinare la french manicure).




Punto n.2) Riempite di terriccio il vaso almeno per 3/4. Se il vaso non dispone di un piattino, adagiate sul fondo della ghiaia per consentire il giusto drenaggio.
Altrimenti, va bene cosi' e ignorate ghiaia e drenaggio.



Punto n.3) Disponete sul letto di terriccio la terra e il basilico del vecchio vaso e riempite con il restante terriccio tutto intorno schiacciando di tanto in tanto.



Punto n.4) Il travaso è stato effettuato con successo!
Tuttavia, per decretare davvero il successo bisognerà aspettare qualche giorno poichè il travaso potrebbe non essere stato effettuato in maniera corretta...Se seccherà, vi farò sapere!




Avvertenze.
Evitate di fare il travaso del basilico quando le foglie cominciano ad ingiallire. Il vaso era troppo piccolo e sta morendo già (guardate il mio, "che pena mi faaaaa"). Questo potrebbe decretare un adattamento più lento alle nuove condizioni ed eventualmente la morte prematura della sventurata piantina.
Se volete documentare questa mirabilissima impresa, togliete i guanti quando scattate le foto soprattutto se la macchina fotografica non è vostra. Qualora non dovreste togliere i guanti, non pulite la macchina fotografica con una spugnetta umida. Se lo fate, pregate con tutte le vostre forze.
Indossate pantaloni lunghi. Starete molto tempo inginocchiate e il pantaloncino da trekking (sebbene sempre di terra e montagne si tratti) comprato da Decathlon potrebbe non essere congeniale.
Se fate questa operazione nel giorno del solstizio d'estate, con 33 gradi fuori e in casa, abbassate di qualche grado la temperatura del condizionatore. L'operazione fa sudare molto, potreste pulirvi il sudore gocciolante con i guanti sporchi di terra!
(Si noti la fronte imperlata e le macchie di terra sulla guancia destra e sull'occhio sinistro)



Potremmo...



Oggi potremmo parlare dei clamorosi errori nelle tracce dell'esame di Stato. Una poesia di Montale erroneamente indicata come riferita ad una donna invece che ad un ballerino russo, ops! Oppure il testo in lingua inglese per gli Istituti per il Turismo pieno zeppo di errori grammaticali, verbi non accordati, il genitivo sassone come optional e un senso generale da far ridere i polli.

Potremmo parlare del decreto "salva premier" o "salva processi", il ddl Lodo-bis "per sospendere ogni (eventuale) processo contro le 5 prime cariche dello Stato: Capo dello Stato, premier, presidenti di Camera, Senato e Corte Costituzionale. L'immunità (cui l'interessato potrà comunque rinunciare) potrebbe essere accordata anche a tutti i membri della Consulta e ai ministri. Provvedimento ordinario, non costituzionale. E che dovrà cambiare nell'impostazione quanto basta per non ricadere negli stessi errori dell'originario Lodo Schifani bocciato dalla Corte Costituzionale. Se andasse in porto (e ne restasse il tempo), il governo potrebbe pure soprassedere sull'emendamento che l'opposizione ha ribattezzato salvapremier perché avrebbe effetti sul Berlusconi-Mills". (Corriere della Sera, 20 giugno 2008)
Peccato che i programmini di Maria De Filippi siano finiti...Non c'è qualcos'altro per continuare a non interessarci di queste cose? Ah, forse "Veline" che è proprio subito dopo il tg5...

Potremmo parlare del patto tra le ragazze di un liceo di Glouchester nel Massachussets: più di 150 ragazze di età compresa tra i 15 e 17 anni si sono recate nel corso di tutto l'anno scolastico presso l'infermeria della scuola per effettuare un test di gravidanza. Per 17 di queste è risultato positivo mentre le restanti sono andate via deluse e amareggiate. Scopri scopri, le intelligentone si erano messe d'accordo per fare un figlio in modo da avere "amore incondizionato e per allevarli insieme, senza sposarsi". "Uno dei padri è un minorenne, un altro è un senza tetto di 24 anni, un altro è un poco di buono". (Repubblica, 20 giugno 2008)
Venghino, siori, vengono..L'importante è che tu, caro maschietto, abbia tutte le carte in regola!

Potremmo parlare del sondaggio online condotto da Mindset Media in collaborazione con Nielsen secondo il quale i primi ad adottare l’ultima novità tecnologica, i tecnofili, sono "arroganti, con un’alta propensione alla leadership e un atteggiamento ai confini con il dittatoriale". E cosi viene confermato tutto quello che pensavo riguardo all'ingegnere informatico che mi ciabatta per casa in mutande e Crocks il quale possiede tutti i ritrovati della tecnologia, da un computer di 300 grammi, uno con tante "eeeeeee" per nome, alla reflex che presa un anno fa ormai è da cambiare, all'acquisto del sacco a pelo per andare la notte del 10 luglio a dormire davanti all'Apple store (l'11 esce l'I-Phone 3G) ecc.

Potremmo anche parlare dei risultati della nuova ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Pnas, secondo i quali il cervello degli uomini gay assomiglia esattamente al cervello delle donne (ovvero è assolutamente simmetrico) mentre quello delle donne omosessuali è esattamente identico a quello degli uomini (ovvero leggermente asimmetrico, con l’emisfero di destra lievemente più largo di quello di sinistra...Credo che l'emisfero di destra sia quello dove risiedono i neuroni del sesso e del calcio o...Delle novità tecnologiche!).
Si riapre così il dibattito fra chi sostiene che l’omosessualità è una questione puramente biologica e chi invece la interpreta come il prodotto di un condizionamento ambientale, sociale e culturale.
Io l'ho sempre saputo: perchè, secondo voi, quando gioco con la wii con il mio amico (ho un amico in comune con la Tatangelo) siamo tutte e due franosi, del tipo che lasciamo tutti i palloncini colorati perchè non riusciamo a spararli, che facciamo un sacco di incidenti con le mucche perchè non capiamo quando girare, che a bowling siamo talmente disastrosi che i controller ogni tanto si spengono...

Insomma, potremmo parlare di tutto questo....
E invece non parleremo proprio di niente...

giovedì 19 giugno 2008

Al parco...























Un giorno come tanti che verranno.
Arrabbiata, delusa, rassegnata, umiliata.
E allora, l'unica soluzione è il parco, catalizzatore di sorrisi, bambini contenti e cani che giocano e poi prati, alberi...
Poche cose riescono a strapparmi un sorriso nelle giornate buie buie buie.
E alcune di queste le trovo al parco.