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(Tributo a D. Pennac)



lunedì 23 giugno 2008

Un libro, ogni tanto

Oceano mare
Autore: Alessandro Baricco
Anno: prima edizione 1993
Editore: Rizzoli - BUR
Prezzo: € 8,00
Aggettivo per descriverlo: poetico (è più poesia che prosa)


Ecco un altro romanzo che mi ha cambiato la vita.
Abbastanza snello ma di lettura complicata: è difficile leggere le emozioni che suscita il mare, l'oceano.
Ed è difficile riuscire a descriverlo, il mare, l'oceano.
Baricco ci riesce raccontando la storia di diversi personaggi che si ritrovano tutti alla locanda Almayer (presa in prestito da Conrad) le cui vite si intrecciano, si prendono e si lasciano nel momento stesso in cui tu vorresti che tutto andasse in un altro verso.
Elisewin, malata di vita; il Prof. Bartleboom e la sua enciclopedia sui limiti; il pittore Plasson, che cerca gli occhi del mare e che per dipingerlo usa esclusivamente l'acqua marina, raffigurando vedute oceaniche su tele che restano ostinatamente bianche; Ann Deverià, la madame in fuga dall'amore; Padre Pluche e le sue preghiere; e poi Savigny e Thomas con il suo segreto.
Il libro è diviso in tre libri: Libro Primo Locanda Almayer, dove conosciamo tutti i personaggi, ci affezioniamo e fondalmente non ci capiamo nulla; Libro Secondo Il ventre del mare, un naufragio, una zattera, sangue tanto sangue, dolore, lacrime, cannibalismo; Libro Terzo I canti del ritorno, nel quale tutto si fa più chiaro, i conti tornano e il mare ha fatto quello che doveva fare.
Leggendo questo libro, credo che ognuno scelga un personaggio a cui affezionarsi: per caratteristiche, perchè ci sembra bizzarro e curioso, perchè è il mistero che ci affascina, perchè ci commuove...
Io mi sono affezionata ad Elisewin, una "farfalla notturna" che solo per caso è arrivata sulla terra e si è svegliata umana, ed "è difficile trasformare una farfalla in una donna", adolescente malata di ipersensibilità che solo davanti al mare trova la soluzione per poter vivere la vita fino in fondo, senza aver paura di morire di felicità o di tristezza.
Ed è Elisewin che pronuncia queste parole: "Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio."
Dovremmo avere tutti un po' di Elisewin dentro di noi.

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