I diritti del lettore del mio blog

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(Tributo a D. Pennac)



mercoledì 4 giugno 2008

A volte ritornano

No, Stephen King non centra.
Sono tornata io, dalla Terra di Nessuno, la Terra del Nulla, la Terra di Mezzo (in questi anni i miei amici di tutte le regioni le hanno attribuito qualunque nome!), la Basilicata.
E non centra nemmeno Il Signore degli Anelli, nè Harry Potter.
La Terra di Nessuno è tale perchè davvero nessuno la conosce, tanto meno i suoi abitanti hanno modo di farsi conoscere visto che l'ADSL è arrivata una manciata di mesi fa! C'è tanto di politico in questa cosa. Ma è un'altra storia di cui forse un giorno parleremo...
Sta di fatto che vi ho abbandonato per una settimana miei affezionatissimi 4 visitatori al giorno!
E in questa settimana, in particolare ieri, è successa una cosa che non posso trascurare.

Barack Obama ha vinto le primarie.
Cioè, ha raggiunto matematicamente i voti necessari per diventare il candidato dei Democratici nelle prossime elezioni per eleggere il presidente degli Stati Uniti.
E io credo che ci sia davvero dell'incredibile in tutto questo (molto più incredibile di Beppe Maniglia che si candida a sindaco a Bologna, vedi commenti al post precedente).

Perchè tutti i discorsi di Barack Obama mi ricordano quelli di Bob Kennedy.
Perchè è il primo candidato nero alla Casa Bianca.
Perchè condivide con un terzo dell'elettorato (gli afro-americani) il razzismo, le diversità di ceto e di istruzione e tutto ciò che consegue da una nazione conservatrice, puritana, calvinista.
Perchè sembra che crede davvero in quello che dice, senza battutine umoristiche, senza sbandieramenti di numeri e percentuali, senza ostentazione di status.
Perchè penso che se non soccomberà, il mondo potrà davvero cambiare, prendere una direzione completamente diversa.

Obama ha dalla sua esattamente tutto l'elettorato che nel 1968 Robert "Bob" Kennedy riusci a raccogliere sotto di sè: neri e bianchi, operai e "colletti bianchi", studenti e intellettuali, afroamericani costretti a vivere nei ghetti e lavoratori sottopagati di origine ispanica, anziani e soprattutto giovani, tantissimi giovani.

Solo che Kennedy è stato assassinato.
Il 5 giugno 1968 all'Hotel Ambassador di Los Angeles, alla fine del suo discorso conclusivo per festeggiare la sua vittoria alle primarie, è stato raggiunto da un colpo alla testa che ha definitivamente invertito la rotta del States.
Vinse quindi Nixon, ovvero l'America conservatrice e bigotta e con lui ci fu definitivamente un'inversione di marcia che ci ha portato al mondo come lo conosciamo noi.

E allora mi piacerebbe chedervi di spendere 5 minuti della vostra vita per leggere i discorsi che Kennedy ha pronunciato come quello tenuto all'Università del Kansas riguardo alla sua visione del PIL o quello in occasione della morte di Martin Luther King.

E mi piacerebbe ancora pensare che un mondo migliore è possibile.

«Ogni volta che un uomo si alza in difesa di un suo ideale o agisce per migliorare il destino degli altri, o combatte contro le ingiustizie, è come se provocasse una piccola onda di speranza che incrociando altre milioni di onde, e sfidando tutte le onde contrarie, formasse una corrente capace di abbattere i muri più resistenti dell'oppressione»

Robert "Bobby" Kennedy, Hotel Ambassador, 5 giugno 1968

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