I diritti del lettore del mio blog

1. Il diritto di leggere i miei post
2. Il diritto di non leggere i miei post
3. Il diritto di rileggere i miei post
4. Il diritto di leggere a voce alta i miei post
5. Il diritto di leggere a voce bassa i miei post
6. Il diritto di divulgare il contenuto dei miei post
7. Il diritto a farvi gli affari miei
8. Il diritto di essere d'accordo con me
9. Il diritto di non essere d'accordo con me
10. Il diritto di stare zitti

(Tributo a D. Pennac)



mercoledì 29 settembre 2010

Cambio rotta cambio stile, scopro l'anno bisestile...


Eh si. E' proprio vero che il tempo passa per tutti.
Così, io e il mio patato abbiamo deciso di vendere un bel po' di cose che ormai non usavamo più.
Quelle cose comprate quando eravamo ancora all'università, con tanto tempo libero e poca voglia di studiare.
Quelle cose che ci facevano sentire bambini, ma "grandi" come il volante dell'Xbox o la nintendo WII...
Quelle cose che sono state con noi per 3/4 anni ma che adesso erano lì, a prendere polvere perchè era dal 9 Marzo 2009 che non le accendevamo (la wii che ha il diario interno).
Quelle cose che hanno contrassegnato un momento della nostra vita ma che adesso non abbiamo più il tempo o la voglia di usare.

Perchè adesso sono state soppiantate da altre cose.
Il lavoro, innanzitutto.
11 ore al giorno di lavoro ti scaricherebbero anche se ti dopi.
La moto.
Passione molto costosa ma che ti porta ad uscire di casa anche in una domenica soleggiata di gennaio.
La barca a vela.
D'estate, tutte le nostre energie e un po' dei nostri soldi sono andati via nella pianificazione di weekend in barca a vela più eventuale settimana di traversata verso la Sardegna.
E poi ci sono i libri, le app per iPhone, il volontariato in canile, il cinema, la pizza con gli amici...Ma sempre meno tempo libero.

Si cambia rotta, dunque.
Si vende il vecchio per fare posto al nuovo.

Parola del sito più famoso al mondo per la compravendita online.
Rendiamo grazie a e-bay.

lunedì 20 settembre 2010

Habitat




Il mio condominio non è grande.
Tre piani, tre stabili che si affacciano su un cortile che a sua volta si affaccia sul parco.
Non sono nata qui. Mi ci sono trasferita da circa cinque anni.
Non so ancora molto bene chi abita tutti gli appartamenti del mio condominio.
Alcuni si, molti altri no.
E posso dichiarare con assoluta certezza che sono circondata da matti.

Bionda piano terra: sulla settantina, capelli biondo platino con vistosa frangia, maglietta di hello kitty e lampade come se piovesse. Divorziata dal marito che ora la mantiene, con un figlio in Africa per chissà quali affari, si sente l'amministratrice di condominio. Tant'è che più volte ci ha esortato a comunicarLe qualunque rimostranza così da poter essere portavoce ufficiale dei "suoi" condomini. Spesso possiamo sentirla urlare per chissà quale ragione, ogni volta che succede qualcosa in cortile lei ne è inevitabilmente coinvolta, se l'è presa con noi per aver parcheggiato 15 cm fuori dal nostro posto auto e frequenta un trentenne con un BMW con il quale litiga sempre per ragioni di mancanza di attenzione. Se non urlasse così tanto quando litiga con qualcuno, io non sarei a conoscenza di questi fatti. Zoccolùn.

Famiglia calabrese primo piano: trapiantati dal Sud da 25 anni, con due figlie, sono discreti con i fatti loro ma altamente impiccioni dei miei. Chiedono, domandano, indagano, presuppongono, immaginano..."Non abbiamo visto la macchina tutto il fine settimana, abbiamo pensato che foste via", "Vi abbiamo visto salire diverse volte con la busta della spesa, siete andati all'ipercoop?", "Quanto siete carini, ma quando vi sposate? [senza secondo scopo] Siete così giovani, perchè non fate un mutuo? Alla fine, quanto pagate di affitto qui? [con secondo scopo]." Impiccioni.

Medico sospetto secondo piano: sulla cinquantina, single, molto schivo. Con me si attarda volentieri sulle scale, quando sono con il mio patato, sfugge gli sguardi. L'ho sentito numerose volte arrabbiarsi al cellulare per poi augurarmi il buongiorno con giovialità e cortesia, senza mostrare alcuna traccia di nervosismo o tensione. Indossa spesso un trench lungo beige come l'ispettore Colombo. O come gli esibizionisti al parco. Maniaco.

Giovane coppia secondo piano: sembrano i meno pazzi di tutti. Lui capelli lunghi sempre legati, lei caschetto riccio. All'apparenza "normali", quando passiamo davanti alla loro porta arriva puntualmente un odore di erba. Tutto normale se lei non fosse al settimo mese di gravidanza. Sballoni.

Donna Tina terzo piano: signora ultra ottantenne che vive a Bologna da più di 40 anni ma, originaria di Bari, non ha ancora perso l'accento barese. Anzi, non perde occasione di urlare qualcosa in dialetto barese affacciata alla finestra: contro i gatti, contro i cani della vicina, contro chi fa manovra nel cortile, contro i bambini che giocano. Ha una marbella verdina e ogni volta che cerca di uscire dal cortile, ha fatto fuori 1/4 di frizione. Non è più lucidissima e in alcuni momenti sragiona completamente pur vivendo sola. Gattara dei Simpson.

E poi, al quarto piano, ci siamo noi.

Giovane coppia quarto piano: non sposati, convivono da 5 anni senza aver mai comprato casa. Non sono mai in casa e in due hanno: una macchina, una moto, uno scooter e due biciclette. Non si vedono e non si sentono, tranne qualche sera a settimana quando invitano gli amici. Allora urlano, ridono ad alta voce, suonano la chitarra e cantano a squarciagola. Per fortuna, i festini musicali non si protraggono oltre l'una di notte. Lui un po' più schivo ma sempre educato, lei sempre sorridente e disponibile sembra abbia tirato coca cinque minuti prima di incontrarla. Innamorati.



mercoledì 8 settembre 2010

Bollettino dal fronte n.7

SOTTOTITOLO: Andiamo avanti per il bene del paese.




Sebbene sia un bel po' che abbia smesso di dedicarmi alla boriosa operazione di costringervi a leggere la mia opinione sui fatti (sempre più spesso opinione sulle opinioni) di attualità politica del nostro paese, oggi non riesco a soprassedere e a far finta di niente.

Non ho mai smesso di tenermi aggiornata, di leggere i giornali (online), di crearmi una coscienza critica nonostante la mia bile poco regga il momento di disperazione in cui tergiversiamo.

Il governo (ma anche l'opposizione) non mi aggrada per nulla.
Ho accarezzato e per brevi periodi attuato la possibilità di smettere di vedere i telegiornali nazionali, di leggere le notizie in rassegna stampa ma...E' più forte di me, non ci riesco, devo sapere cosa succede intorno, dove vivo e cosa devo aspettarmi.
Ho bisogno di capire l'epoca che sto vivendo, di criticarla o di lodarla, consapevole del fatto che il Bed&Breakfast tanto sognato e fatto di orticello, frutteto, animali da cortile e turisti tedeschi non arriverà così facilmente.

Così leggo i giornali.
E la contestazione al leader della CGIL, Bonanni, durante la festa del PD è allarmante.
Non tanto per la contestazione in sè che in un clima come quello che stiamo vivendo ci sta come il cacio sui maccheroni ma per il fatto che dopo la contestazione è scattata la rissa.
Una RISSA: segno inevitabile della tensione, della frustrazione e del senso di disperazione che ci sta attraversando.
Mentre le alte sfere politiche pensano a questa legge elettorale da cambiare, alle intercettazioni e alla riforma della giustizia per sistemare i loro affarucci, affamano un popolo che senza il lavoro in fabbrica è disperato.
Tanto disperato da scaraventarsi addosso una sedia ad una festa di partito.

Non so voi, ma io sono preoccupata.