I diritti del lettore del mio blog

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(Tributo a D. Pennac)



giovedì 11 febbraio 2010

Crepuscolo

Prima di leggere questo post, cliccate play e rimanete in ascolto qualche secondo. Poi, andate pure avanti.



Non è il tempo e la metereopatia.
Non ho le mie cose.
Non è perchè sono lunatica, io non sono lunatica.
Sono limitatamente coerente ed abbondandemente razionale.
E non è che ci sono dei giorni in cui stai così.
Se stai così un motivo c'è sempre.

Beh, oggi non sto così.

E' una questione di insoddisfazione, di qualcosa che palesemente non va, di speranze, di sogni, di questa vita che proprio così non va.

Passiamo la vita a cercare un lavoro che ci piaccia e se lo troviamo, aspettiamo che finiscano le nostre 8 ore per tornare a casa o che arrivi il fine settimana per andare al cinema, a giocare a tennis o in quel museo che è tanto che volevamo vedere.

Passiamo la vita a cercare qualcuno che ci dimostri quanto ci ami, qualcuno che ci veda belle anche appena sveglie, qualcuno con cui passare la nostra vita, che non si spaventi davanti all'amore, davanti ad un mutuo cointestato o davanti ad un ritardo.
Che ci capisca, che ci perdoni, che sappia prima di noi cosa ci passa per la testa, che non abbia problemi ad accompagnarci ad una mostra o al centro commerciale a cercare gli stivali.

Se siamo fortunate lo troviamo.
Ma ancora qualcosa non va.
E' tutto troppo perfetto, tutto così lineare, così come deve andare.
Macchina, moto, vacanze, casa, forse matrimonio, un giorno figli, cene dai suoceri, foto incorniciate di visi sorridenti, regali di Natale sotto l'albero, colazioni a letto, film in pay per view.

Ma è davvero così che deve essere vissuta una vita?
E' davvero questo il modo giusto per viverla?
Chi o cosa ci ha detto che questo è il miglior modo per trascorrerla?
Chi ci ha insegnato cosa è giusto o cosa è sbagliato quando si tratta di noi, di noi soli?

Nasciamo, diventiamo adolescenti irrequieti e sballoni, andiamo in vacanza studio a Londra, poi l'università, ci innamoriamo poi ci molliamo, poi troviamo uno a posto e ci innamoriamo seriamente, dopo miliardi di stage e contratti a progetto troviamo un bel lavoro, andiamo a convivere, compriamo auto e moto, facciamo qualche vacanza, poi decidiamo di sposarci, intanto la nostra carriera ha fatto qualche scatto, compriamo casa con mutuo ventennale, facciamo un figlio, forse due, la nostra carriera continua ad andare alla grande, i nostri figli crescono, i nostri genitori ci lasciano, andiamo in pensione con tanto di pasticcini ai colleghi e dopo aver dato fondo a tutti i nostri risparmi, non ci siamo più.

E' davvero così che deve andare per tutti?
E' così che deve andare anche per me?