I diritti del lettore del mio blog

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10. Il diritto di stare zitti

(Tributo a D. Pennac)



sabato 24 maggio 2008

Qualcosa si muove...

E' un po' come la scena di Alien in cui l'alieno, appunto, inizia a sbucare dalla pancia di Sigourney River.
Forse ho trovato un nuovo lavoro.
Devo fare si un secondo colloquio però il primo l'ho superato.
Insomma, è un po' come vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.

Ieri sera siamo andati a cena a Mantova...
Quando siamo passati sul Po ho avuto un brivido...
Passare al di là del Po per noi meridionali è sempre un terno a lotto...
Dire o non dire che anche noi paghiamo le tasse?
Dire o non dire che la domenica ci piace pranzare a casa con figli, nipoti, zii, zie, fratelli e sorelle?
Dire o non dire che puoi passare da casa, che se ti va di salire per un caffè per noi va bene, che casa mia è fatta sì per starci bene io ma anche per accogliere qualcuno?
Dire o non dire che esiste qualcosa al di là del lavoro e dei soldi per cambiare auto?
Dire o non dire che salutare con un sorriso il vicino di casa non significa invitarlo a mangiare a casa tua ma solo essere gentile?

Buon weekend nordico a tutti!

mercoledì 21 maggio 2008

Ma che bella giornata!

Oggi è una di quelle giornate belle cariche di acqua e di nuvoloni neri.
E pensare che parlando con il mio patato quest'inverno dicevamo che già da fine maggio potevamo cominciare a scappare via dalla città il sabato per andare al mare...O in montagna...

Ma giornate come queste fanno bene.
Fanno bene all'anima che magari accumula un po' di sentimenti belli forti nei giorni e aspetta nuvoloni neri per scaricarli.

E allora scarichiamo.
E la Gianna terapia stavolta non può fare nulla.
Stamattina ho attaccato con tutte le canzoni d'amore di nientepopodimenoche JOVANOTTI.
Ora, Jovanotti non è proprio il migliore nelle canzoni d'amore ma ogni tanto ci mette quella sua frasina ad effetto e io apro i rubinetti!

Ero su youtube e mi sono imbattuta nel video di "A te"...La canzone che mi è capitato di ascoltare la mattina dopo la cena e l'anello...Insomma, un pastone di emozioni!
E sono venute fuori tutte anche oggi..Ma proprio uguali uguali...Identiche a qualche mese fa.
Se poi ci metti che ieri sera io e il mio campione ci siamo fatti una litigatina coi fiocchi..Beh...
E' finita che ho scaricato un po' di canzoni: da "Per te" e "Chissà se stai dormendo", "Io ti cercherò"...
Insomma, mi ci voleva un'oretta di pianto inconsolabile!

Mah si, perchè noi donne un po' ne abbiamo bisogno.
Anche se è un periodo meraviglioso, anche se tutto gira bene un po' dobbiamo farcela scappare la lacrimuccia.
E' proprio scritto nei nostri geni, come pulire la casa il sabato mattina o chiedere "A cosa stai pensando?" dopo aver fatto l'amore.

E allora penso che tante volte siamo bravissimi a costruire "castelli di rabbia" (non me ne vorrà Baricco!) su cavolate.
Siamo capacissimi di rovinare una serata o un intero rapporto per cose che se guardate a distanza di tempo sembrano davvero sciocchezze...Ma poi è troppo tardi e non ha davvero più senso.
Che tante volte dire ti amo quando si sente davvero salva e porta a riva anche una nave in alto mare.
Che se ci prendiamo una trentina di secondi per guardarci negli occhi tante cose non le diremmo mai.
Che le cose davvero importanti non sono chi pulisce di più, chi fa più spesso la spesa o "Perchè lavori tanto".

Tutto quello che conta è in quei trenta secondi che dobbiamo concederci per guardarci negli occhi.
Per capire se vale la pena alzare la voce anche se è un periodo di merda, anche se continua a piovere da tanto tempo.
Per confermare davvero la sensazione che nonostante tutto sarà per sempre.

(Amore, questo chiaramente non vale se ti trovo a letto con un'altra...Trenta secondi sono esattamente il tempo che impiegherò per andare da Decathlon, comprare una mazza da baseball e distruggerti la macchina!)

lunedì 19 maggio 2008

Let's get married

Tutti si sposano.
Matrimoni uno dietro l'altro.
Tutto un fiorir di pancioni.
Capisco l'inverno freddo e triste durante il quale a casa ci si annoia.
Ma in primavera spuntano pancioni a gogo.

Ragazze che diventano donne.
Maschietti trentenni che lasciano la sottana della mamma e finalmente si faranno stirare le camice da qualcun'altra.

Compagne di liceo e di scuola media che diventano mamme e mogli.

Amici con i quali siamo andati sulla Vespa alle feste di paese, le prime sigarette da adolescenti nel cortile della vecchia scuola elementare, che ballavamo in un vecchio ristorante che il sabato sera (prestissimo) si trasformava in balera moderna, che sfidavamo il freddo e il gelo del sabato pomeriggio d'inverno a 800 metri s.l.m. per ritrovarci tutti davanti alla macelleria alle tre...

Auguri a tutti...
Perchè "il mondo va avanti grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi".

sabato 17 maggio 2008

Rumeni o Rom?

E basta!
Basta con la paura che ci devasta.
Basta con il terrore di uscire di casa.
Basta col pensare che noi siamo i buoni e loro sono i cattivi.
Basta col pensare che sono tutti uguali.
Basta col pensare che sono tutti delinquenti che stuprano e rubano i nostri bambini. Ne hanno così tanti loro perchè prendere i nostri?
E perchè nonostante "esperti" sociologi che hanno vissuto con loro continuano a ripeterci che NON RUBANO BAMBINI noi continuiamo a guardare i telegiornali dove ripetono esattamente il contrario.

Io credo che assoggettare una popolazione attraverso la paura sia molto più facile che conquistarla con una guerra o conquistarla con l'onestà.
Vivere nel terrore ci rende vulnerabili e creduloni; permette a chi ci governa di farci credere quello che vuole perchè abbiamo troppa paura per creare da soli i nostri parametri di giudizio quindi è più facile credere a quelli preconfezionati.
La paura ci rende plasmabili e governabili; gestibili e indifesi; devoti e ignoranti; fessi e contenti di tutte le contromisure e dei pacchetti sicurezza che un governo qualunque prenderà.

Ma che fine hanno fatto i cani che azzannano la gente?
E i morti sul lavoro?
E i ladri delle villette?
E il bullismo nelle scuole?
I pedoni investiti dagli ubriachi?
La povertà, la fame nel mondo, la tratta degli organi, le nuove schiave dall'est, il commercio degli organi, la mafia, i cataclismi naturali, il surriscaldamento globale, l'inflazione?
E la crisi che paralizza un paese ma io non ho trovato posto in un solo agriturismo per il ponte del primo maggio?

Se crediamo ai telegiornali allora stiamo tanquilli.
I rom sono solo un momento storico che passerà.
Esattamente come tutto quello citato sopra.
Anche perchè io degli "zingari" (prima non venivano chiamati rom) ne ho sempre sentito parlare da quando sono bambina.
Ma perchè prima non facevano paura?
Perchè adesso sono diventati "una cosa esagerata"?
Sono soltanto aumentati? E da quando il numero è diventato un problema?
Le SS hanno rinchiuso in campi di concentramento un'intera popolazione pur sapendo che se solo si fossero ribellati in massa i loro fucili avrebbero potuto ben poco.
Gli ebrei erano numericamente di più ma si sono lasciati sterminare.

Vi ricordate la notte dei cristalli?
A me ricorda terribilmente quello che sta accadendo a Napoli dove la gente incendia nel cuore della notte gli accampamenti.
Come le parole che sento pronunciare sui rom dagli intervistati di Paolo Del Debbio mi ricordano tanto il "Mein Kampf"di Hitler.

Cos'è peggiorato, cosa si è aggravato, cosa si è rotto?
Com'è cambiata la politica italiana, quanto Orwell aveva ragione e quanto alcuni capi di Stato hanno davvero capito tutto?

giovedì 15 maggio 2008

In cerca di occupazione

Dare le dimissioni è una cosa bellissima.
Ti rende più leggero di almeno un paio di chili.
Tant'è che appena sono tornata dal lavoro mi sono pesata: mi è stato presto chiaro che è solo una sensazione, peso maledettamente uguale!

Insomma, il 25 maggio si chiude finalmente il capitolo Forlì.
Innanzitutto perchè non stavo facendo affatto il lavoro per cui ho studiato e per il quale sono specializzata.
In secondo luogo perchè spendevo più di quanto guadagnavo: non andavo più a lavorare, andavo ad innescare un processo assolutamente diseconomico che non mi avrebbe comunque formato.
In terzo luogo perchè mi sbattevo un'ora al mattino e un'ora al pomeriggio per andare a fare un lavoro che non era il mio, che non mi garantiva comunque un futuro (ma un passaggio in una cooperativa all'interno della quale avrei sostato dai sei ai sette anni) e che fondamentalmente non mi piaceva.
In quarto luogo perchè ora non ho mutui, figli e macchine a carico (ma ho soprattutto una famiglia che si è rassegnata a sapere che dovrà mantenermi ancora per un po') e posso permettermi di perseguire i miei sogni.
Anzi, adesso ho il dovere di perseguire i miei sogni.
Per mia madre che non ha potuto farlo ma che si è sacrificata per farlo fare a me.
Per mio padre che si è commosso quando sono stata proclamata dottore e che ancora mi prende in giro al telefono chiamandomi dottoressa.
Solo ora posso provarci davvero, fino in fondo.
E devo provarci.
Magari un giorno dovrò accontentarmi di qualunque altra cosa perchè i soldi saranno una priorità.
Adesso per fortuna non lo sono.

Vi ricordate il piano C di qualche post fa (Trovatemi lavoro, 21 aprile 2008)?
Agenzie di Bologna TREMATE...MARIA GRAZIA E' TORNATA!


(Grazie amore...Perchè solo grazie a te ho potuto scrivere questo post)


martedì 13 maggio 2008

Bagno di Romagna

Ragazzi, vi posto un po' di foto di questo splendido weekend nella terra degli gnomi.
C'è infatti un signore ("Il Signore degli Gnomi" che però dice le parolacce!) che ha raccontato al paese e al mondo (era ospite fisso del Maurizio Costanzo Show negli anni '90) di aver visto queste creature dei boschi.
E visto che le acque termali di Bagno di Romagna non incrementavano il turismo (o comunque solo quello di una certa fascia di età, gli over 70 per intenderci) si è inventato un metodo per attirare anche le famiglie con bambini al seguito: gli gnomi!

Il brutto è che noi polletti valle spluga abbiamo comprato i souvenirs e abbiamo conosciuto il tizio della leggenda; ma il peggio è che poi ce lo siamo ritrovati nel nostro agriturismo, amico intimo del gestore, ubriaco come un carpentiere bergamasco.
Incidenti di percorso!

Attrezzati come eravamo (due reflex e una bridge) chiaramente molte foto sono artistiche...Macro, geometrie, dettagli di cavalli (e dico frange, occhi, musi, profili e non altro...malpensanti!); e sono quelle che io non vi farò vedere (le troverete però su www.eugenioleo.it, su www.flickr.com/photos/adrianoit o su www.flickr.com/photos/gheykoko).
Vi faccio vedere invece dove siamo stati, quello che abbiamo fatto (per esempio scrivere una letterina allo gnomo Mentino il quale risponde a tutti), quello che abbiamo visto, sentito, odorato, lettera o testamento!

Buona visione!






































































mercoledì 7 maggio 2008

Casalinga disperata


Ben trovati miei cari e affezionatissimi 4 visitatori al giorno.
Oggi vi scrivo di una vicenda occorsami proprio oggi pomeriggio.
Cominciando col fare un passo indietro.

Un' ingambissima zia del mio papà ha un'ortofrutta dagli anni '30 in un paesino nella provincia di Varese ai confini con la Svizzera. Ciumbia!
Da quando ho memoria, zia confeziona marmellate di ogni tipo con la frutta che avanza in negozio: le più banali pesca e albicocche, ma anche frutti di bosco, fichi, fragole e susine.
Qualche weekend fa siamo andati a trovarli visto che in 3 ore eravamo su e visto che in città c'era anche il mio papà.

Per farla breve, siamo tornati a Bologna carichi di meraviglie: oltre chiaramente a tanta buona frutta che fa tanto bene alla salute, avevamo una cassetta piena di carciofini sott'olio e natuarlmente marmellate.

Una decina di barattoli di marmellate.

Visto che a spalmarle sulle fette biscottate la mattina avrei impiegato circa gli anni di un mutuo a finirle, mi sono decisa ad impiegarle in crostate.
E prima di comprare tutto il necessario, ho deciso di fare un paio di test per capire se valeva la pena investire tempo, strumenti e danaro in quet'affare.
Trascurando la prima crostata che era talmente brutta da fare tenerezza, ho deciso di mettermi in regola e comprare tutti gli utensili specifici: rotellina per le striscette, teglia con bordo ondulato e mattarello per stendere la pasta frolla.
Ed è a questo punto che mi si sono spalancate le porte sociali della cucina moderna: incredibilmente anche per fare le crostate ci sono utensili della business class e utensili di classe turistica.

Una rotellina zigrinata bellissima, con un design accattivante, dalle forme sinuose, compatta al tatto...Appena l'ho vista ho pensato: "Voglio solo te!".
Poi ho guardato il prezzo: 14,79 euro.
Allora ho deciso che comunque a me le crostate non vengono bene.
Facendo due calcoli, considerate le funzioni, la grandezza e l'impiego nel tempo risultava che se compravo tutto rimanendo su quella linea avrei speso circa 115 euro. Un investimento troppo rischioso visto il mio stipendio mensile.

Allora sono scesa di un po' di livello, poi ancora un po' e ancora un po'.
Insomma sono arrivata a 3,70 euro a pezzo.

Ma nonostante la coda tra le gambe mi sono detta che mi sentirò davvero una casalinga disperata quando inizierò a spolverare i muri (non ci avete mai provato? Sono pieni di polvere!)

martedì 6 maggio 2008

Birmania o Myanmar

Avete sentito un po' quello che è successo in Birmania?
Il ciclone che ha distrutto e ucciso?
Ma le cifre dei morti sono incredibili!

E' una cosa che mi ha fatto riflettere molto.
Ho pensato che se succedesse qui una cosa cosi non avremmo tutti quei danni: le nostre case sono sicure fino al 12esimo grado della scala Mercalli.
Anche i palazzetti dello sport sono sicuri, dove correre al riparo nel caso vivessimo in una capanna.
E poi siamo protetti da ogni parte: terre emerse ovunque, alpi che ci proteggono dai grandi freddi e il mediterraneo che è un laghetto con le sue acque miti e tranquille (ripetto all'Oceano, s'intende!).

Ma per loro, per quelle 15 mila vittime davvero non c'è stato niente da fare?
Impossibile prevedere il passaggio di Nargis?
E se fosse stato previsto, questi 15 mila avrebbero potuto trovare scampo in qualche luogo?

Per capirci, tutto il mio paese in Basilicata fa 1600 abitanti.
Il paese accanto (Lauria) ne fa QUASI 15 mila.
Sarebbe stato come distruggere tutto Lauria.

E allora penso di essere davvero fortunata ad essere nata qui.
Nonostante la politica italiana, nonostante il precariato, nonostante le giornate ancora grigie di Bologna, nonostante il conseguente mal di gola-di testa-e raffreddore.
E se non posso andare li a dare una mano, penso che va bene anche non stare li a lamentarmi troppo, a pensare che capitano tutte a me.

Perchè, davvero, a me non capita niente.

domenica 4 maggio 2008

Ponte


E non il ponte sullo stretto di Messina.
E nemmeno il ponte del primo maggio o dell'immacolata.

Io faccio un altro ponte.
Quello dall'otto all'undici maggio.

Eh si. Abbiamo deciso di andare in mezzo ai lupi sull'appennino romagnolo.

Un'agriturismo ci aspetta, un maneggio, un greggie di pecore, conigli, anatre e galline per sentirci davvero lontani dai punkabbestia bolognesi, dai SUV delle donne bellissime-biondissime-quarantennissime e dagli uffici senza finestre.

Tanto trekking, tante foto, tanto buon cibo e tanta natura.
Volete venire anche voi?