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(Tributo a D. Pennac)



mercoledì 7 maggio 2008

Casalinga disperata


Ben trovati miei cari e affezionatissimi 4 visitatori al giorno.
Oggi vi scrivo di una vicenda occorsami proprio oggi pomeriggio.
Cominciando col fare un passo indietro.

Un' ingambissima zia del mio papà ha un'ortofrutta dagli anni '30 in un paesino nella provincia di Varese ai confini con la Svizzera. Ciumbia!
Da quando ho memoria, zia confeziona marmellate di ogni tipo con la frutta che avanza in negozio: le più banali pesca e albicocche, ma anche frutti di bosco, fichi, fragole e susine.
Qualche weekend fa siamo andati a trovarli visto che in 3 ore eravamo su e visto che in città c'era anche il mio papà.

Per farla breve, siamo tornati a Bologna carichi di meraviglie: oltre chiaramente a tanta buona frutta che fa tanto bene alla salute, avevamo una cassetta piena di carciofini sott'olio e natuarlmente marmellate.

Una decina di barattoli di marmellate.

Visto che a spalmarle sulle fette biscottate la mattina avrei impiegato circa gli anni di un mutuo a finirle, mi sono decisa ad impiegarle in crostate.
E prima di comprare tutto il necessario, ho deciso di fare un paio di test per capire se valeva la pena investire tempo, strumenti e danaro in quet'affare.
Trascurando la prima crostata che era talmente brutta da fare tenerezza, ho deciso di mettermi in regola e comprare tutti gli utensili specifici: rotellina per le striscette, teglia con bordo ondulato e mattarello per stendere la pasta frolla.
Ed è a questo punto che mi si sono spalancate le porte sociali della cucina moderna: incredibilmente anche per fare le crostate ci sono utensili della business class e utensili di classe turistica.

Una rotellina zigrinata bellissima, con un design accattivante, dalle forme sinuose, compatta al tatto...Appena l'ho vista ho pensato: "Voglio solo te!".
Poi ho guardato il prezzo: 14,79 euro.
Allora ho deciso che comunque a me le crostate non vengono bene.
Facendo due calcoli, considerate le funzioni, la grandezza e l'impiego nel tempo risultava che se compravo tutto rimanendo su quella linea avrei speso circa 115 euro. Un investimento troppo rischioso visto il mio stipendio mensile.

Allora sono scesa di un po' di livello, poi ancora un po' e ancora un po'.
Insomma sono arrivata a 3,70 euro a pezzo.

Ma nonostante la coda tra le gambe mi sono detta che mi sentirò davvero una casalinga disperata quando inizierò a spolverare i muri (non ci avete mai provato? Sono pieni di polvere!)

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