Introduzione
Mi piace leggere.
Narrativa per lo più.
Ma anche saggi e romanzi.
Quindi mi piacerebbe proporvi le mie opinioni su alcuni libri che sono stati in grado di cambiarmi la vita, che mi hanno fatta sentire una privilegiata ad averli letti e che consiglierei a tutti.
Oppure la mia opinione su libri che ho letto e che non consiglierei nemmeno sotto tortura: cagate impressionanti, cretinate di dimensioni industriali, libri noiosissimi, ripetitivi e che magari hanno venduto un milione di copie.
La mia tendenza (assolutamente grossolana, me ne rendo conto) è quella di giocare in casa: preferisco spesso autori italiani ma non disdegno autori tedeschi, spagnoli, portoghesi, americani, alcuni grandi classici della narrativa russa (altro mio grande limite, gli autori francesi, come per i film, mi forzo troppo ogni volta e diventa un sacrificio).
Generalmente non mi oriento sui best-seller, piuttosto i premi della critica.
Quindi, perchè non condividere con voi questa passione?
Di recensioni se ne sprecano, quindi i miei post non serviranno certo ad illuminarvi...Ma avrete un opinione assolutamente parziale ma disinteressata: a me, le case editrici, non mi danno libri gratis se ve ne parlo bene!
Quindi, godetevi la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità.
Comincio facendo la brava, con uno dei saggi che chiunque dovrebbe tenere in libreria.
Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)
Autore: Piergiorgio Odifreddi
Anno: 2007
Editore: Longanesi
Prezzo: €14,60
Aggettivo per descriverlo: illuminante.
Il saggio di Piergiorgio Odifreddi prende in analisi tutte le componenti "logiche", storiche, etiche e letterarie della religione cristiana, in particolare della Bibbia. Ovvero, tratta in maniera scientifica una materia che di scientifico non ha proprio un bel nulla. Nella religione cristiana, 2+2 non fa 4 ma può fare 3, 4 o 5 a seconda delle interpretazioni. Partendo da tale presupposto, Odifreddi indaga innanzitutto la componente semantica della religione: le etimologie dei diversi simboli usati comunemente dalla religione cristiana (per capire da dove provengono), le loro derivazioni, le traslitterazioni a cui si sono prestati nei secoli.
Analizza i dieci comandamenti in maniera irresistibilmente ironica. Vi propongo un breve estratto riferito al comandamento, Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: dopo averci spiegato che per la Chiesa cattolica è diventato la domenica e per gli ebrei è rimasto il sabato, ci dice: "Per non essere da meno, il sabato ebraico e la domenica cristiana sono poi diventati il venerdi musulmano: un'ottima tradizione, che in un mondo multireligioso potrebbe felicemente sfociare in un weekend lungo del monoteismo". Geniale!
Tratta del Padre e del Figlio, del Papa, della Santa Inquisizione, del rapporto tra Chiesa ed SS, di San Paolo (su di lui si poggia tutto il cattolicesimo: leggere per credere), del Cristianesimo e del Cattolicesimo.
Tutto attraverso un procedimento scientifico, storico, razionale con velature ironiche e sarcastiche.
Ed è per questo che Piergiorgio Odifreddi da questo libro in avanti è diventato un mio mito personale al pari (o più) dell'uomo talpa Luciano Onder.
Un libro che chi già non crede deve leggere per capire perchè è nato senza fede.
Chi crede, invece, deve leggerlo per confermare il suo credo anche davanti all'evidenza.
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martedì 10 giugno 2008
Un libro, ogni tanto
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