I diritti del lettore del mio blog

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(Tributo a D. Pennac)



martedì 29 novembre 2011

E poi tutto cambia...

Già.
Tutto.
A cominciare dal lavoro.
Un'azienda americana entra nella tua vita e te la sconvolge perchè ti insegna a lavorare con il cuore e ad innamorarti con la mente.
Ti fa conoscere un sacco di persone e ti coinvolge in riunioni di lavoro a dir poco fuori dal comune.
E questo mette in discussione tutto.
La laurea che hai preso, quello che volevi diventare da grande, quello a cui ti sei sempre appassionata.

Perchè adesso tutto ha un sapore diverso.

Il vecchietto che incontri per strada o il signore sordo che vuole insegnarti la LIS.
Il bambino che ti sorride se tu sorridi per prima o quello che è diffidente e inarca le sopracciglia.
La signora di 84 anni il cui progetto è non perdere mai le foto di tutta una vita.
Il collega che ti chiama da parte per dirti che sei stata brava, che devi continuare cosí.
Il tuo iPod che per qualche arcano motivo algoritmico ti propina sempre le stesse canzoni.
Il mondo che adesso guardi con occhi diversi e che ti risponde dicendoti che forse è questa la strada giusta.

Per molti il lavoro è la parte totalizzante della vita.
A volte è una parte importante della vita.
A volte é solo un puntino che si aggiungerà ad altri tanti puntini.
Cosí tanti che sarà sempre troppo presto per unirli tutti.



2 commenti:

Hal Monleon ha detto...

Questo mi ha ispirato per un mini racconto. Soprattutto la parte finale. Mi è piaciuto!

La Papera Del Lago ha detto...

Per onor del vero, in realtà la parte dedicata ai puntini è stata ispirata da Steve Jobs nel suo discorso a Stanford.
Ho sempre avuto quest'ansia di crescere, diventare grande, prendermi le mie responsabilità. Così presto a volte da non riuscire ad unire i puntini.