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(Tributo a D. Pennac)



giovedì 13 marzo 2008

E se non cresce il Pil...

Beh se non cresce il Pil significa che c'è qualcosa che non va.
Peccato che si gridi "Al lupo, al lupo!" sul Pil da quando io ho memoria storica.
Lo scorso anno solo le reti Rai annunciarono una lieve flessione positiva di questo maledetto Prodotto Interno Lordo. E la destra disse che era grazie al suo governo se questo straordinario fenomeno era stato possibile.

Adesso siamo in piena battuta d'arresto (strano...Noi che tutti i giorni andiamo a fare la spesa, che calcoliamo la pizza fuori per pagare l'affitto, che lavoriamo con contratti di co. co. pro. che poi io ancora non ho capito bene il mio "pro"-getto qual'è, vabbè, noi ce ne eravamo accorti...Per chi non ha questi problemi è stata una grande sorpresa!)...

E chiaramente ora è stata colpa del governo Prodi.
Non sono mai stata una gran fan di Prodi: esce sempre dalle fila CL (a suo tempo) e democristiane (non troppi anni fa)...
Non posso dimenticare una cosa così...
Però mi ha fatto capire un paio di cosette.

Che prima di costruire dobbiamo distruggere.
Prima di fare cioè un ponte dobbiamo fare le stradine che ci fanno accedere a quel ponte.
Che se la pressione fiscale è aumentata è perchè i soldi per concorrere in Europa l'Italia non ce li ha. Potrebbe si prenderli dalle tasche della "casta" ma quello è un ragionamento che merita un suo post (forse proprio un blog intero).
Che se pagassimo tutti le tasse (e non dichiarassimo i SUV come autocarri) l'Italia starebbe un tantino meglio.
Che se non ci rompiamo la schiena tutti per renderlo un posto migliore sarà come mettere un bastone in mano al prossimo governo così da consentirgli di smettere di farci soffrire.

Ah...E per le ragazze precarie come me: non allarmiamoci se non riusciamo a pagare la parrucchiera e abbiamo tutte chiome lunghissime...Possiamo sposare il figlio di Berlusconi o qualche altro milionario ("Punto di Vista" - Tg2).

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