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(Tributo a D. Pennac)



sabato 18 dicembre 2010

Let it snow, let it snow, let it snow...

Il tratto SS 609 all'altezza di Avezzano completamente bloccato alle 6.00 di questa mattina.


La neve è bellissima.

Ma quando ti trovi su un autobus di linea, sotto Natale, su una strada statale (percorso alternativo consigliato dalla Polizia Stradale) e la neve la ricopre per più di 50 cm, preghi soltanto che smetta di nevicare.

E’ quello che è successo a me stanotte.

Bloccata sulla SS 609 Avezzano-Sora per un percorso alternativo furbo all’A1.

Furbo perché sebbene a Firenze ci fosse la protezione civile che distribuisse pasti caldi e coperte alle auto bloccate ad Incisa-Valdarno, noi abbiamo deciso di tergiversare sull’Adriatica, uscire a Pescara e fare l’appennino abruzzese.

Trovando così più neve di Firenze (60 m slm, Avezzano 695 m slm) ma non la sua protezione civile.

Così, in balia delle condizioni atmosferiche, noi e uno sparuto gruppetto di auto ci lasciavamo ricoprire dal bianco candor.

Scene al di là di ogni normodotata immaginazione: il nostro autobus di traverso in strada, una macchina con le 4 frecce contromano, i tir bloccati uno di fianco all'altro (lasciando così lo spazio adatto a superarli per uno scarabeo), la protezione civile (due poveracci infreddoliti) muniti di sole vanghe, lo spazzaneve che non riusciva ad arrivare.

Tutto ciò dalle 4.00 alle 7.00 di mattina.

Intorno alle 6.00 i nostri calabri autisti, muniti sempre di tanta di forza di volontà ma con le palle sacrosantamente piene, hanno costituito un bel gruppetto di baldi giovani e hanno iniziato a spostare, a forza di spintoni e aiutati dalle vanghe del nostro operativissimo duo della protezione civile, le macchine che ingombravano il passaggio.

Nel giro di una mezz’ora la strada era libera, consentendo il libero passaggio dello spazzaneve. Viva la meridionale forza operaia.

Nel mentre, impossibilitata nello schiacciare un sonnellino, seguivo un programma alla radio dell’autobus sul volontariato e ho deciso di intervenire in diretta.

Ho parlato del mio volontariato in canile, di quello che facciamo e di come è organizzato. E un quarto d’ora se n’è andato con i miei warholiani e strameritati 15 minuti di gloria.

Viva Autostrade per l’Italia, ANAS, AISCAT, Anvedististronzi i quali si trovano sempre impreparati ogni stramaledetto inverno che nevica.

Viva la Protezione Civile che a causa dei tagli a tutti i fondi possibili ha da offrirci solo un paio di vanghe.

Viva la compagnia di autolinee che aveva su le catene di neve adatte per un auto, non per un autobus.

Viva i meridionali: che non si scoraggiano mai e come sempre si confermano essere quelli che risolvono i problemi di tutti.



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