Cap. 1 - Commissioni
Il paese in cui sono nata è un piccolo comune della provincia di Potenza.
Milleottocento anime compresi anche animali domestici e da cortile.
Dal momento che sono residente ancora qui, sono obbligata a fare tante piccole commissioni quando sono in vacanza dai miei.
Come stamattina: il rinnovo della patente.
L'iter per rinnovare la patente è vario ed eventuale: puoi recarti presso un'autoscuola e pagare una somma abbastanza alta (le leggende metropolitane raccontano di chi ha pagato cento euro, chi centocinquanta chi addirittura duecento); puoi recarti presso la motorizzazione (pagando solo bollettino e marca da bollo); puoi recarti direttamente presso l'ufficiale sanitario indicato dalla ASL.
In ogni caso, i passaggi sono obbligati:
- Prima tappa: motorizzazione/scuola guida/Ufficiale Sanitario;
- Seconda tappa: Poste Italiane S.p.a.
- Terza tappa: Sali e Tabacchi per acquisto marca da bollo;
- Quarta tappa: ritorno presso ente di partenza.
Non potendo guidare, decido stamattina di farmi accompagnare dal mio papà.
Entriamo in macchina. Papà, metti la cintura! Nooo, mica ci sono carabinieri! (La cintura serve solo ad evitare eventuali multe, ndr.)
Prima sosta, guardia medica: ampio parcheggio privato. Amen.
Seconda sosta, poste: Papà, sei parcheggiato sulle strisce. Il vigile è al bar, noi ci mettiamo un attimo, non c'è nessuno in fila (non c'è nemmeno nessun bar vicino alle poste, ndr.)
Terza sosta, tabacchi: Papà, ti sei messo sul parcheggio riservato ai motocicli. Ma con questo freddo chi vuoi che prenda il motorino!
Ma almeno metti le quattro frecce e resto io in macchina.
Nooo, si consumano le lampadine.
Rimanendo in macchina, mi guardo intorno.
Macchine parcheggiate in curva o fuori dalle strisce.
Attraversamenti selvaggi di pedoni.
L'auto della polizia municipale parcheggiata nel posto dedicato ai disabili.
Forse ci vorrà solo qualche giorno per acclimatarmi.
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