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(Tributo a D. Pennac)



giovedì 9 dicembre 2010

Forse, ma forse, ma si...



A volte la vita ti fa perdere delle persone.
E non perchè non ci sono più.
No, loro ci sono eccome, solo che semplicemente non ci sono più per te.
Per colpa tua o per colpa sua.
O forse per colpa di nessuno.

Io ho perso mia cugina, La Manu.
Siamo cresciute insieme, abbiamo passato tantissime estati insieme, abbiamo condiviso l'adolescenza.
Ci dicono ancora che ci somigliamo molto nel modo di sorridere, nel modo di camminare con i piedi a papera, nella nostra sbadataggine, nel perdere sempre il telefonino o nel non trovare mai niente nella borsa.
Poi, come per magia, lei non ha passato più le estati insieme a me ed io non l'ho più cercata.
Ho fatto alcuni tentativi telefonici ma mal riusciti.

Quest'estate, a pranzo con i miei zii, io e mio padre abbiamo avuto uno dei nostri soliti battibecchi.
Mentre tiravamo su gli spaghetti, al piano di sopra si sentivano sbattere porte e finestre.
Mio padre: "Maria Grà, hai lasciato le finestre aperte?"
Io: "Si papà, deve cambiare l'aria..."
Mio padre: "Ehssì, e poi cambiamo pure le porte...".

Mentre sorridevamo un po' tutti, zia dice: "Uguale uguale alla Manu, sembra di sentire padre e figlia a tavola" e i suoi occhi sono diventati rossi rossi.

E anche i miei. Siamo così simili.

Mi sono chiesta se fosse stata colpa mia.
Ho rintracciato un avvenimento: un'estate ero talmente tanto presa dal mio nuovo fidanzato che ho passato più tempo con lui che con lei. Snobbandola quasi.
Sicuramente un errore, sicuramente una situazione che manderebbe su tutte le furie chiunque.

Ho cercato di recuperare ma senza mai chiederle scusa davvero, senza farle capire che mi ero resa conto di aver preso una grossa cantonata.
Circa 7 o 8 anni fa quindi io ho smesso di avere questo rapporto così speciale con una persona così speciale nella mia vita.

Certo, a mia discolpa posso dire che ero una ventenne arrapata e che a quell'età si possono perdere un po' le cose importanti della vita.
Ma non mi giustifica.

E allora approfitto di questo spazio, dove so che lei non andrà mai a cercarmi, per chiederle scusa, per dirle che mi manca.

Manu, mi manchi, mi manchi tanto.
Non so più niente di te se non quello che filtra attraverso la nonna.
Vorrei sapere di te, vorrei parlarti, vorrei raccontarti quello che mi succede.
Vorrei un consiglio sulle mie scelte, vorrei sapere tu come e cosa scegli.
Vorrei prendere un treno ogni tanto e passare una domenica con te.
Vorrei scattare delle foto di noi due che facciamo le cretine, che tiriamo fuori la lingua o che prendiamo il sole.
Vorrei telefonarti e sentirti rispondere per una volta.
Vorrei ritrovare mia cugina, la mia amica.


2 commenti:

Hal Monleon ha detto...

Mi è piaciuta tantissimo!
Complimenti. Tocca il cuore.

La Papera Del Lago ha detto...

Grazie Hal...Dopo questo post catartico ho chiamato mia cugina e ci siamo ripromesse di vederci. Non è tanto ma è già qualcosa. Passa quando vuoi!