Aveva non più di tre anni.
Eravamo andati lì per comprare un regalo a Peppe e Dodò sapeva bene che non avremmo comprato niente per lui esattamente come io sapevo che alla fine sarei tornata piena di giocattoli per l'uno e per l'altro.
Guardammo tutto il negozio, scegliemmo con cura il regalo possibile, mi consigliò e non fece nemmeno un capriccio.
Per premiarlo di così tanta pazienza e maturità inaspettata, gli chiesi se desiderasse qualcosa.
Lui mi rispose: "Una ruppa piccola piccola, così!" e mimò il gesto con indice e pollice di un giocattolino piccolissimo.
Potrete immaginare perchè decisi di comprargli la ruspa più grande che il negozio avesse a disposizione.
Qualche sera fa, mentre chiacchieravo e prendevo in giro il mio patato, ammisi di non avere la più pallida idea di cosa regalargli per Natale.
La sua risposta fu: "Amore, vorrei che il mio regalo di questo Natale fosse una cosa per te, qualcosa che tu non compreresti mai ma che desideri da tanto tempo. Vederti felice è il regalo più bello che tu mi possa fare".
A voi le conclusioni.
2 commenti:
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo cosa ho fatto!!! Non volevo!! Non volevo!! Patata non spendere soldi inutilmente!! Ti prego... allora facciamo cosi'! Voglio una ruppa grande grande! Anzi, voglio una ruppa vera! Quelle che disboscano l'amazzonia!
Ma tu la disboschi tutte le notti l'Amazzonia!
Con quel motosega (o quella ruspa!) che ti ritrovi tra naso e gola io partecipo attivamente tutte le notti alla perdita dei polmoni della Terra.
Ti amo!
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