- Prima tappa: motorizzazione/scuola guida/Ufficiale Sanitario;
- Seconda tappa: Poste Italiane S.p.a.
- Terza tappa: Sali e Tabacchi per acquisto marca da bollo;
- Quarta tappa: ritorno presso ente di partenza.
1. Il diritto di leggere i miei post
2. Il diritto di non leggere i miei post
3. Il diritto di rileggere i miei post
4. Il diritto di leggere a voce alta i miei post
5. Il diritto di leggere a voce bassa i miei post
6. Il diritto di divulgare il contenuto dei miei post
7. Il diritto a farvi gli affari miei
8. Il diritto di essere d'accordo con me
9. Il diritto di non essere d'accordo con me
10. Il diritto di stare zitti
(Tributo a D. Pennac)
martedì 21 dicembre 2010
Vita di paese
sabato 18 dicembre 2010
Let it snow, let it snow, let it snow...
Il tratto SS 609 all'altezza di Avezzano completamente bloccato alle 6.00 di questa mattina.
La neve è bellissima.
Ma quando ti trovi su un autobus di linea, sotto Natale, su una strada statale (percorso alternativo consigliato dalla Polizia Stradale) e la neve la ricopre per più di 50 cm, preghi soltanto che smetta di nevicare.
E’ quello che è successo a me stanotte.
Bloccata sulla SS 609 Avezzano-Sora per un percorso alternativo furbo all’A1.
Furbo perché sebbene a Firenze ci fosse la protezione civile che distribuisse pasti caldi e coperte alle auto bloccate ad Incisa-Valdarno, noi abbiamo deciso di tergiversare sull’Adriatica, uscire a Pescara e fare l’appennino abruzzese.
Trovando così più neve di Firenze (60 m slm, Avezzano 695 m slm) ma non la sua protezione civile.
Così, in balia delle condizioni atmosferiche, noi e uno sparuto gruppetto di auto ci lasciavamo ricoprire dal bianco candor.
Scene al di là di ogni normodotata immaginazione: il nostro autobus di traverso in strada, una macchina con le 4 frecce contromano, i tir bloccati uno di fianco all'altro (lasciando così lo spazio adatto a superarli per uno scarabeo), la protezione civile (due poveracci infreddoliti) muniti di sole vanghe, lo spazzaneve che non riusciva ad arrivare.
Tutto ciò dalle 4.00 alle 7.00 di mattina.
Intorno alle 6.00 i nostri calabri autisti, muniti sempre di tanta di forza di volontà ma con le palle sacrosantamente piene, hanno costituito un bel gruppetto di baldi giovani e hanno iniziato a spostare, a forza di spintoni e aiutati dalle vanghe del nostro operativissimo duo della protezione civile, le macchine che ingombravano il passaggio.
Nel giro di una mezz’ora la strada era libera, consentendo il libero passaggio dello spazzaneve. Viva la meridionale forza operaia.
Nel mentre, impossibilitata nello schiacciare un sonnellino, seguivo un programma alla radio dell’autobus sul volontariato e ho deciso di intervenire in diretta.
Ho parlato del mio volontariato in canile, di quello che facciamo e di come è organizzato. E un quarto d’ora se n’è andato con i miei warholiani e strameritati 15 minuti di gloria.
Viva Autostrade per l’Italia, ANAS, AISCAT, Anvedististronzi i quali si trovano sempre impreparati ogni stramaledetto inverno che nevica.
Viva la Protezione Civile che a causa dei tagli a tutti i fondi possibili ha da offrirci solo un paio di vanghe.
Viva la compagnia di autolinee che aveva su le catene di neve adatte per un auto, non per un autobus.
Viva i meridionali: che non si scoraggiano mai e come sempre si confermano essere quelli che risolvono i problemi di tutti.
giovedì 9 dicembre 2010
Forse, ma forse, ma si...
A volte la vita ti fa perdere delle persone.
E non perchè non ci sono più.
No, loro ci sono eccome, solo che semplicemente non ci sono più per te.
Per colpa tua o per colpa sua.
O forse per colpa di nessuno.
Io ho perso mia cugina, La Manu.
Siamo cresciute insieme, abbiamo passato tantissime estati insieme, abbiamo condiviso l'adolescenza.
Poi, come per magia, lei non ha passato più le estati insieme a me ed io non l'ho più cercata.
giovedì 25 novembre 2010
Dire, fare, baciare, lettera e testamento
Dire: ci sono parole. Parole dette in un certo modo. Parole che hanno un certo significato che riescono a colpirci. Riescono ad insegnarci qualcosa, ad incuriosirci, a farci sorridere, a farci piangere...Muovono qualcosa dentro di noi se sappiamo davvero ascoltarle.
domenica 14 novembre 2010
Imprenditore ucciso a Lauria - Potenza
mercoledì 10 novembre 2010
TEMA: Descrivi il tuo ultimo colloquio di lavoro
martedì 2 novembre 2010
Un inaspettato raggio di sole
Mi ritrovo alla finestra della cucina a contemplare un inaspettato raggio di sole dopo tre giorni di pioggia.
I miei sono in viaggio, Eugenio è a lavoro.
In quest'appartamento poco fuori porta che con quattro persone sembrava piccolissimo e adesso (pur rimanendo piccolissimo) sembra così vuoto.
Mi ritrovo a pensare che per un uomo di cinquantatré anni è impensabile rifare la valigia e andare a lavorare a milletrecento chilometri da casa perchè al sud non c'è nulla.
Che a cinquant'anni bisognerebbe iniziare a godere i frutti di venti o trenta anni di lavoro.
Che è questo l'ordine del mondo, è così che dovrebbero andare le cose.
Mi ritrovo a pensare all'e-mail della mia collega con la quale ho lavorato solo pochi mesi che mi ringrazia per essere una persona speciale.
Perchè se sono così speciale come lei dice è solo grazie ai miei genitori.
Mi hanno dato la possibilità di essere la persona che sono, hanno accettato e assecondato ogni mia scelta, anche se papà voleva che diventassi un avvocato, meglio, un notaio.
E ancora ora, dopo le mie crisi professionali/esistenziali, mi dicono che posso fare quello che voglio, che loro mi supporteranno in ogni cosa io voglia scegliere.
Mi ritrovo a pensare a tutto l'amore che c'è nel gesto "Ti dobbiamo lasciare qualcosa di soldi?" ogni volta che partono.
A volte la vita è ingiusta.
Tutti i bambini meritano una famiglia come la mia, due genitori che dopo trent'anni di matrimonio si danno ancora il bacio della buonanotte, che con una figlia di ventotto anni dicano: "Non aver paura di fare un mutuo, ti aiutiamo noi".
E' bello addormentarsi la sera sapendo di avere sempre loro.
Sempre.
giovedì 21 ottobre 2010
Per il tuo amore
mercoledì 29 settembre 2010
Cambio rotta cambio stile, scopro l'anno bisestile...
lunedì 20 settembre 2010
Habitat
Il mio condominio non è grande.
Tre piani, tre stabili che si affacciano su un cortile che a sua volta si affaccia sul parco.
Non sono nata qui. Mi ci sono trasferita da circa cinque anni.
Non so ancora molto bene chi abita tutti gli appartamenti del mio condominio.
Alcuni si, molti altri no.
E posso dichiarare con assoluta certezza che sono circondata da matti.
Bionda piano terra: sulla settantina, capelli biondo platino con vistosa frangia, maglietta di hello kitty e lampade come se piovesse. Divorziata dal marito che ora la mantiene, con un figlio in Africa per chissà quali affari, si sente l'amministratrice di condominio. Tant'è che più volte ci ha esortato a comunicarLe qualunque rimostranza così da poter essere portavoce ufficiale dei "suoi" condomini. Spesso possiamo sentirla urlare per chissà quale ragione, ogni volta che succede qualcosa in cortile lei ne è inevitabilmente coinvolta, se l'è presa con noi per aver parcheggiato 15 cm fuori dal nostro posto auto e frequenta un trentenne con un BMW con il quale litiga sempre per ragioni di mancanza di attenzione. Se non urlasse così tanto quando litiga con qualcuno, io non sarei a conoscenza di questi fatti. Zoccolùn.
mercoledì 8 settembre 2010
Bollettino dal fronte n.7
giovedì 19 agosto 2010
So che non leggerai mai questo post...
E' un appendice di me che non ti interessa, che trovi comunque in me...
Nei miei mille progetti, nelle mie mille idee, nelle mie mille bozze.
Volevo solo dirti che mi piace occuparmi di te.
Delle tue piccole malattie, della tua biancheria da lavare, della tua giacca per la moto.
Se ti ammali mi piace prepararti la pastina o passarti il termometro per misurare la febbre.
Mi piace ricordarti di chiamare i tuoi o sistemarti i vestiti la sera prima se il giorno dopo hai un incontro importante.
Adoro coccolarti quando ti svegli capriccioso o lasciarti dormire il sabato mattina anche solo per il gusto di dirti che è pronto il caffè, che l'ho preparato io, anche per te.
Ti accudirò e ti proteggerò sempre.
Fai parte del mio mondo adesso, ne fai parte di diritto, ti ho scelto.
Non so se esista "un posto dove non cacciarmi nei guai...certo un posto molto molto lontano".
Certo un posto lontano da te.
mercoledì 18 agosto 2010
Imparare
Imparare a tirare con l'arco.
Imparare ad andare sui kart.
Imparare a tuffarmi dalla plancia di poppa.
Imparare ad alzarmi da tavola prima di essere sazia.
Imparare a non mettere l'olio al secondo giorno di mare.
Imparare qualche parola di tedesco.
Imparare ad impastare la pizza.
Imparare a fare una buona pastella per i fiori di zucca.
Imparare che un bambino di 7 anni può farti ridere per mezz'ora con i suoi tentativi di pronunciare "webcam".
Imparare che si possono leggere 368 pagine in 3 giorni se non si lavora.
Imparare a portare sempre un golfino in borsa perchè d'estate può far freschino.
Imparare che a chi mi mette il muso io non metto il muso.
Imparare a prenderci sempre meno sul serio.
Imparare a ridere di me.
domenica 15 agosto 2010
Metà
Metà divertimento.
Metà porzione.
Metà pesca.
Metà giornata.
Metà sole.
Metà ombra.
Metà costume.
Metà gioia.
Metà tristezza.
Metà bicchiere.
Metà fatica.
Metà spiegazione.
Metà comprensione.
sabato 15 maggio 2010
Calma e cold blood
Mentre alla tv sta arrivando la mamma e devono scrostare un lavandino lasciato alle intemperie da decenni, sono qui indecisa sul da farsi.
E mentre il cambiamento è in atto, non vedo già l'ora che si stabilizzi.
Sono abitudinaria, pantofolaia, pigra.
Amo le mie certezze, le mie conferme, il mio edicolante, la mia barista, il mio appartamento caldo d'estate e freddo d'inverno...
domenica 28 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
19 Marzo
All'uomo che in 28 anni non mi ha mai delusa..
All'uomo che mi ha insegnato ad andare in bicicletta, a non gattonare più a sei anni, a non soffiare nei posaceneri pieni...
All'uomo con più immaginazione che io conosca...
All'uomo con le spalle così forti da non farsi vedere dispiaciuto davanti ad un periodo brutto brutto della figlia ma da piangere il giorno della sua laurea...
All'uomo ormai 50enne ma con la voglia di fare di un 18enne...
All'unico uomo a cui non ho mai sentito pronunciare le parole "Voglio smettere di fumare"...
All'uomo a cui le rughe donano sempre più ogni anno che passa...
Auguro una buona festa del papá!
Con tanta tanta stima,
tua figlia.
giovedì 11 febbraio 2010
Crepuscolo
Non è il tempo e la metereopatia.
domenica 10 gennaio 2010
Sole
Sorprendentemente.
Oggi c'è il sole a Bologna...
Anche se il buon senso non mi abbandona mai...